«Stiamo leggendo le 1.200 pagine dell'ordinanza in modo da valutare» la possibilità di sciogliere il Comune di Roma «e poi riferiremo al ministro». Lo ha detto il...
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Quelli emersi dall'inchiesta 'Mafia Capitalè «sono fatti gravi per il tipo d'imputazione, Roma non ha mai vissuto una situazione del genere», ha detto il prefetto. L'inchiesta, ha spiegato Pecoraro, «ha fatto emergere modalità di tipo mafioso usate dagli indagati, ma non si tratta delle tradizionali mafia, camorra e 'ndrangheta, ma di metodi mafiosi usati per ottenere profitti e vantaggi».
Il prefetto ha ricordato che «già nel 2011, in un'audizione alla commissione Antimafia, parlai della presenza a Roma di un tipo diverso di delinquenza, che non è la tradizionale mafia, ma quella di soggetti criminali che puntano ad inserirsi nel mondo degli affari. In quel periodo - ha aggiunto - dopo il sequestro del Cafè de Paris e di alcuni alberghi, avevamo intuito che c'era qualcosa, ma le cose che stanno emergendo vanno molto al di là che ciò che si pensava».
Questa, ha sottolineato, «è una criminalità che colpisce una società sana come quella romana, che necessita di una competizione sana tra le aziende e di una burocrazia efficiente, mentre ciò che si sta scoprendo è l'esatto contrario».
M5s Il consigliere capitolino del Movimento 5 Stelle, Daniele Frongia ha dichiarato: «Il prefetto sta analizzando le oltre mille pagine dell'indagine della Procura e ci ha garantito che ci rivedremo dopo il 10 dicembre, dopo che avrà parlato con il ministro dell'Interno».
«Il Prefetto è molto preoccupato per la situazione che si è andata a delineare. Ha condiviso le nostre preoccupazioni, sa che la situazione è molto più ampia di quella che si poteva immaginare», ha aggiunto il capogruppo del M5s alla Camera Andrea Cecconi dopo l'incontro con il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro.
La richiesta di scioglimento. «Il Prefetto ha preso atto della nostra richiesta di scioglimento del Comune di Roma per mafia - spiega - ma ci ha chiesto di aspettare e ci ha garantito che ci riconvocherà per darci un parere su quello che c'è scritto all'interno dell'ordinanza. Il Prefetto ha un grande senso di responsabilità perchè qui si sta parlando di Roma, della Capitale. Quindi sarebbe un atto che se preso andrebbe condiviso dal Governo e ministero dell'Interno e va valutato con molta attenzione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero