Mafia capitale, il tribunale del riesame: Buzzi e De Carlo restano in carcere, Mancini torna libero

Mafia capitale, il tribunale del riesame: Buzzi e De Carlo restano in carcere, Mancini torna libero
Arriva l'attesa decisione del tribunale del riesame di Roma nell'ambito dell'inchiesta Mafia capitale. Conferma...

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Arriva l'attesa decisione del tribunale del riesame di Roma nell'ambito dell'inchiesta Mafia capitale.




Conferma della custodia in carcere, con l'aggravante mafiosa, per Salvatore Buzzi, Giovanni De Carlo ed altri nove indagati. Torna invece in libertà Riccardo Mancini, ex ad dell'Ente, mentre Giovanni Fiscon, ex direttore generale Ama, va ai domiciliari.



Grasso: «Ciò che emerge è mafia». «L'inchiesta su Mafia Capitale ha fatto emergere un "mondo di mezzo" che non fatico a identificare come mafia, perché anche le mafie sono cambiate: il volto violento e brutale della criminalità organizzata non è il più grave pericolo», ha affermato il presidente del Senato Pietro Grasso, nel corso dello scambio di auguri con la stampa.



Grasso ha spiegato che «È come se quella che una volta veniva definita l' "area grigia" della mafia si fosse resa completamente autonoma: sarebbe un errore grave sottovalutarne la pericolosità e sminuire il tutto a qualche episodico caso di corruzione o criminalità comune. Temo che il fenomeno sia molto più diffuso di quanto non appaia».



«È il volto oscuro delle mafie a doverci spaventare - ha proseguito - quello che si infiltra dentro la società, dentro le istituzioni, dentro l'economia, che controlla territori e impedisce lo sviluppo e una piena democrazia, che cerca di radicarsi, espandersi e sopravvivere nel tempo, che intrattiene relazioni con il potere sociale, economico, politico e istituzionale. Questo è il tipo di mafia che ha speculato per anni sulla Capitale, una criminalità mafiosa di tipo diverso rispetto a quella che siamo abituati a conoscere e a rappresentare, ma che, aldilà delle connessioni - che pure ci sono - con le 4 mafie storiche, ha un'identità di »metodo« con le mafie tradizionali».
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Il Messaggero