Via al processo Mafia capitale. «Il Comune di Roma si è costituito parte civile», ha annunciato l'assessore alla...
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ha annunciato l'assessore alla Legalità Alfonso Sabella uscendo dal Tribunale, dove oggi ha sostituito il sindaco Ignazio Marino per l'avvio del processo.
Finirà nel maxi processo in calendario il 5 novembre con 45 imputati tra cui anche Massimo Carminati, la posizione dell'ex Dg Ama Luigi Fiscon. Il gup Anna Criscuolo ha infatti respinto la richiesta dei legali di Fiscon che chiedevano che il loro assistito fosse giudicato con rito abbreviato condizionato all'audizione di 26 testimoni. La difesa dell'ex Dg ha quindi scelto di proseguire il procedimento con rito ordinario e ha disposto che la sua posizione sia riunita a quegli altri già in calendario per il 5 novembre davanti alla X sezione del tribunale penale collegiale.
«La costituzione di parte civile non è del sindaco Ignazio Marino ma di Roma Capitale e Roma Capitale è rappresentata da un assessore delegato dal sindaco in carica», ha precisato Sabella, uscendo dall'aula nel quale è in corso il primo processo - con rito abbreviato - per una delle tranche dell'inchiesta Mafia capitale. Sabella, che rispondeva a chi gli domandava il perché della sua presenza a Piazzale Clodio ha precisato che «non c'è nulla di strano nulla di anomalo, sarebbe stato il mio compito perché sono l'assessore alla legalità».
«Per me è la prima e credo l'ultima in tribunale da assessore», ha affermato poi Sabella, lasciando il palazzo di giustizia. «Lo scopo - ha continuato Sabella in merito alla costituzione di parte civile depositata - è quello di ottenere risarcimenti per i danni materiali, morali e funzionali. Soprattutto funzionali, che sono quelli che mi premono di più perché sono le funzioni statutarie che Roma Capitale ha nei confronti dei cittadini».
Il presidente del Pd Matteo Orfini. «Come abbiamo annunciato ad agosto, il Pd romano si costituirà parte civile nel processo su Mafia capitale. A breve incontreremo nuovamente gli avvocati per ultimare gli atti, poi entro il 5 novembre depositeremo l'istanza». Lo dice il presidente del Pd Matteo Orfini, interpellato alla Camera. A chi gli chiede se sarà ascoltato al processo, in quanto commissario del partito a Roma, Orfini risponde: «Vedremo, se i magistrati lo ritengono necessario». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero