In cinquemila a Ostia insieme a Beppe Grillo per urlare in coro «Onestà! Onestà! Onestà!». Sono queste le stime della Questura sulla partecipazione alla Fiaccolata...
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E' stato all'arrivo in piazza dei Ravennati, a due passi da quel Palazzo del Governatorato che ha visto l'arresto dell'ex presidente del X Municipio, Andrea Tassone (Pd) per corruzione, che il leader del Movimento 5 Stelle ha tenuto il suo intervento, durato una ventina di minuti. Preceduto del tweet: «Fiaccolata dell'onestà a Ostia! Fuori la mafia da Roma! Fuori la mafia dallo Stato!» il comico ha ribadito il concetto appena scandito dal deputato Alessandro Di Battista: «Marino deve dimettersi».
«Sono orgoglioso di questi ragazzi, magari li ho danneggiati a volte con la mia irruenza, ma è per il troppo affetto» ha affettuosamente coccolato i tanti amministratori pentastellati delle diverse istituzioni (Parlamento Europeo, Camera dei Deputati, Regione Lazio e Comune di Roma Capitale) convenuti a Ostia. E a proposito del Pd che "se ne deve andare a casa" Grillo ha specificato: «Ci credevo una volta nella sinistra però mi chiedevo come mai non parlassero di alcune battaglie come il voto di preferenza o di mandare via i condannati dal Parlamento. Per poterne parlare a un congresso mi sono dovuto iscrivere al Pd, ma non è servito a niente, non mi hanno dato retta». Grillo ha poi incalzato il partito democratico. «Il vero falso ideologico, oggi, è il Pd», ha detto.
Il leader M5s ha poi sottolineato, allargando le questioni alla comunità europea: «Voglio pubblicamente dire che Tsipras con il referendum sta facendo una cosa straordinaria perchè democraticamente sta dando l'ultima parola al popolo greco. È quello che vogliamo fare noi».
«Siamo pronti per governare. Dobbiamo liberare questa città dal malaffare, dagli inetti che non si accorgono dei delinquenti e soprattutto dal Pd che è diventato ahimè il punto di riferimento del mal affare. Qui ad Ostia dove è stato arrestato il minisindaco Tassone, ma in tutta la città. E Marino non è in grado di governare, perchè sta cercando ancora di capire chi all'interno del suo partito è delinquente e chi no». Lo ha dichiarato il deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista durante la marcia dell'onestà organizzata dal M5S sul lungomare di Ostia. A chi gli chiedeva se fosse pronto a candidarsi a sindaco di Roma, Di Battista ha risposto: «No. Io devo e voglio finire il mio mandato in Parlamento».
Salutato con gli applausi scroscianti degli attivisti l'intervento del sindaco grillino di Pomezia, Fabio Pucci, diventato il simbolo «Dell'incorruttibilità» 5 stelle per via delle intercettazioni dell'inchiesta mafia capitale.
«Abbiamo deciso di organizzare la fiaccolata dell'onestà qui perchè Ostia è un municipio di Roma che oltre ad avere il problema dell'amministrazione infiltrata da fenomeni mafiosi autoctoni come Mafia capitale è anche un territorio particolarmente infiltrato da varie mafie come poi i processi di questi ultimi anni hanno dimostrato. Varie famiglie di varie provenienze hanno trovato trovato un buon territorio su cui espandere la loro ramificazioni di affari». Lo ha detto la deputata M5S Roberta Lombardi, a margine della marcia dell'onestà che si sta svolgendo sul lungomare di Ostia. «È perciò importante - ha aggiunto Lombardi - ripartire da un territorio gravemente compromesso per dare un significato alla parola onestà. Speriamo in una grossa mobilitazione dei cittadini di Ostia per un'affermazione d'orgoglio che questa è casa loro e non della criminalità». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero