«Visto che la relazione della commissione sulle infiltrazioni del malaffare a Roma è stata desecretata, pubblico anche la memoria che avevo inviato al Prefetto». E' quanto...
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LEGGI LA MEMORIA DI MARINO
Nella relazione scritta dall'allora sindaco Marino si descrivevano in sostanza i mali del Campidoglio, quelli sviscerati dall'inchiesta Mafia Capitale e poi evidenziati dall'opera di Raffaele Cantone all'Anac.
Nella relazione Marino, partendo dal'anomalia dell'approvazione dei bilanci approvati costantemente in ritardo, stila una serie di criticità dell'amministrazione che riguardano: gli appalti in affidamento diretto, le spese del personale, il ruolo dei dirigenti, la gestione dubbia delle partecipate.
Ma ricorda anche ciò che fece da subito per riparare a ciò: il bilancio approvato nell'agosto del 2014, la trattativa sul salario accessorio per i dipendenti capitolini, la rotazione dei dirigenti, lo stop agli appalti in affidamento diretto, la collaborazione col governo sulla questione contabile ma anche con al Procura e l'Anac di Cantone.
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Il Messaggero