Hanno concordato con la procura di Roma di patteggiare pene variabili da due anni e otto mesi a due anni e sei mesi di reclusione i quattro ex dirigenti della cooperativa «La...
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Sono Francesco Ferrara, Domenico Cammissa, Salvatore Menolascina e Carmelo Parabita. A breve la decisione del gup.
La palla passa ora al gup ed in caso di accoglimento i quattro manager, accusati di corruzione, usciranno dal processo che comincerà il 5 novembre prossimo, ma sarebbero i primi ad essere condannati per Mafia Capitale. La pena maggiore (due anni e otto mesi) concordata dai difensori degli indagati, gli avvocati Massimo Biffa, Giovanni Ceola e Francesco Rotunno, ed i pm di piazzale Clodio riguarda Ferrara, finito in carcere il 4 giugno scorso nell'ambito della seconda tranche di arresti dell'inchiesta su Massimo Carminati, Salvatore Buzzi ed il sodalizio a loro riconducibile.
Due anni e sei mesi è la pena concordata per gli altri tre manager, nei confronti dei quali furono disposti i domiciliari. Per tutti l'accusa è di aver corrotto Luca Odevaine, appartenente al Tavolo di Coordinamento Nazionale sull'accoglienza per i richiedenti e titolari di protezione internazionale, al fine di ottenere l'appalto per la gestione del Cara di Mineo. Al riguardo i quattro hanno messo a disposizione della procura, che ha provveduto al sequestro, 400 mila euro, l'equivalente della corruzione loro attribuita. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero