I carabinieri del Ros sono saliti oggi pomeriggio in Campidoglio per acquisire le carte della delibera sulla dismissione del patrimonio del Comune che riguardano la 29 giugno, la...
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Gli investigatori si sono fatti consegnare le carte che riguardano la sede della cooperativa in via Pomona, a nord-est di Roma, inserita nel piano alienazioni previsto dal provvedimento approvato dall'Assemblea Capitolina appena qualche giorno fa. L'immobile, che sorge nel quartiere Tiburtino, è stato sede della cooperativa sin dal giugno 1985, che lo ha utilizzato a titolo gratuito per 29 anni grazie ad una convenzione con l' allora V Municipio. Solo nel 2014 il Dipartimento Patrimonio, nell'ambito della messa a reddito dei beni di proprietà del Campidoglio, ha stabilito un canone annuo di 73.764 euro, poi ribassato dell'80% (come previsto per le onlus assegnatarie di una concessione pubblica) arrivando a 14.752 euro annui.
Canone che però non è mai entrato nelle casse dell'amministrazione che ha bloccato il provvedimento in seguito all'inchiesta che ha travolto la cooperativa stessa. In attesa delle verifiche del caso, però, il Campidoglio ha comunque richiesto alla società un'indennità di occupazione pari al canone concordato a partire da marzo 2014, da quando cioè sarebbe scaduta la convenzione con il Municipio per l'uso gratuito dello stabile.
A Palazzo Senatorio il clima resta comunque sereno. «Come sempre - fanno sapere dal Campidoglio -, c'è la massima disponibilità a collaborare alle indagini. È evidente che la nostra azione rigorosa va nella direzione della trasparenza e della legalità impostata, sin dal primo giorno, per mettere a reddito il patrimonio capitolino». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero