Mafia Capitale, i Ros tornano in Campidoglio: acquisiti nuovi atti su cooperativa 29 giugno

Mafia Capitale, i Ros tornano in Campidoglio: acquisiti nuovi atti su cooperativa 29 giugno
I carabinieri del Ros sono saliti oggi pomeriggio in Campidoglio per acquisire le carte della delibera sulla dismissione del patrimonio del Comune che riguardano la 29 giugno, la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I carabinieri del Ros sono saliti oggi pomeriggio in Campidoglio per acquisire le carte della delibera sulla dismissione del patrimonio del Comune che riguardano la 29 giugno, la cooperativa guidata da Salvatore Buzzi, considerato il braccio destro del boss mafioso Massimo Carminati al centro dell'inchiesta Mafia Capitale.


Gli investigatori si sono fatti consegnare le carte che riguardano la sede della cooperativa in via Pomona, a nord-est di Roma, inserita nel piano alienazioni previsto dal provvedimento approvato dall'Assemblea Capitolina appena qualche giorno fa. L'immobile, che sorge nel quartiere Tiburtino, è stato sede della cooperativa sin dal giugno 1985, che lo ha utilizzato a titolo gratuito per 29 anni grazie ad una convenzione con l' allora V Municipio. Solo nel 2014 il Dipartimento Patrimonio, nell'ambito della messa a reddito dei beni di proprietà del Campidoglio, ha stabilito un canone annuo di 73.764 euro, poi ribassato dell'80% (come previsto per le onlus assegnatarie di una concessione pubblica) arrivando a 14.752 euro annui.



Canone che però non è mai entrato nelle casse dell'amministrazione che ha bloccato il provvedimento in seguito all'inchiesta che ha travolto la cooperativa stessa. In attesa delle verifiche del caso, però, il Campidoglio ha comunque richiesto alla società un'indennità di occupazione pari al canone concordato a partire da marzo 2014, da quando cioè sarebbe scaduta la convenzione con il Municipio per l'uso gratuito dello stabile.



A Palazzo Senatorio il clima resta comunque sereno. «Come sempre - fanno sapere dal Campidoglio -, c'è la massima disponibilità a collaborare alle indagini. È evidente che la nostra azione rigorosa va nella direzione della trasparenza e della legalità impostata, sin dal primo giorno, per mettere a reddito il patrimonio capitolino». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero