La sindaca Virginia Raggi dice no alla proposta della consigliera M5s Gemma Guerrini, che fa parte della sua maggioranza, di un museo sul fascismo a Roma e ha bloccato la mozione...
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Nella mozione presentata da Gemma Guerrini e altri esponenti della maggioranza capitolina cinquestelle: Massimo Simonelli e Andrea Coia si chiede alla prima cittadina e alla giunta di impegnarsi a realizzare un "Museo del Fascismo" collegato a un centro studi «che utilizzi anche le nuove tecnologie, aperto a un vasto pubblico, e consideri per tale museo uno dei siti archeologici archeologici industriali di Roma».
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L'Anpi aveva bocciato la proposta. «Manifestiamo - afferma il comitato provinciale di Roma dell'associazione dei partigiani - la nostra più viva contrarietà all'approvazione di simile mozione e invitiamo i proponenti a ritirarla».
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I Cinquestelle citano le esperienze museali di altri Paesi europei, dove «è stata realizzata una importante operazione culturale di analisi critica del periodo del nazismo e del fascismo e della guerra fredda che hanno portato alla realizzazione di centri intitolati a quelle esperienze visitati da migliaia di persone provenienti da tutta Europa». Si cita a Berlino la Topografia del terrore e il Centro della memoria e della Resistenza tedesca, a Norimberga il Centro documentazione, ad Amsterdam il Museo Anna Frank.
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Zevi: sarebbe sfregio capitale. Museo Fascismo a Roma: Zevi, sarebbe sfregio alla Capitale “Un museo del Fascismo a Roma sarebbe uno sfregio alla storia della Capitale e d’Italia. Il negazionismo e l’ignoranza vanno combattuti con il ricordo, lo studio, e la conoscenza, non con la creazione di musei che, inevitabilmente, diventerebbero dei luoghi-simbolo in mano alla propaganda più deteriore della destra nostalgica”. Lo dice in una nota il presidente dell’Osservatorio “Roma puoi dirlo forte”, Tobia Zevi, a proposito della mozione presentata da tre Consiglieri comunali pentastellati di Roma Capitale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero