Roma sconfitta da guano, Lungotevere chiuso

Si scivola sul lungotevere (foto FABIANO-TOIATI)
Roma chiusa per guano. Capita nel 2016 che a sconfiggere il Centro della Capitale sia un'emergenza già annunciata. Milioni di storni che come ogni anno trovano rifugio...

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Roma chiusa per guano. Capita nel 2016 che a sconfiggere il Centro della Capitale sia un'emergenza già annunciata. Milioni di storni che come ogni anno trovano rifugio sugli alberi del Lungotevere, cinque poveri falchi del Texas che a novembre avevano tentato di spaventare frotte di uccelli in grado di oscurare il cielo (sconfitti, torneranno a casa dopo pochi giorni), il piano di dissuasione acustica partito in ritardo il 14 dicembre, turisti e romani con le scarpe e i trolley zuppi di escrementi e incidenti, tanti. Ai fotogrammi ormai ben noti dell'emergenza guano, ieri se ne è aggiunto un altro: ci sono voluti quattro incidenti prima di intervenire sul Lungotevere, chiuderlo per nove ore, spalare via chili di escrementi, nonostante fosse già partito venerdì il piano di interventi dell'Ama.


SCOOTERISTI CADUTI
La pioggia, tra l'altro annunciata, ha fatto sciogliere il materiale organico che si era accumulato sulle foglie degli alberi. Risultato: scooteristi che si schiantano e scivolano sull'asfalto trasformato in un manto oleoso e maleodorante, la chiusura dalle 9 fino alle 17.48 del Lungotevere in entrambi i sensi di marcia tra Ponte Palatino e Ponte Mazzini, traffico impazzito e la decisione di aprire i varchi Ztl di via del Teatro Marcello, via Giulia e via Arenula per consentire il deflusso. Un tratto (tra Ponte Palatino e Ponte Garibaldi lato via Arenula) è rimasto chiuso addirittura fino alle 18.10 circa. Cinque le linee bus deviate. Tra i residenti, intanto, scatta anche la preoccupazione per eventuali conseguenze sulla salute: «A parte i danni alle auto parcheggiate, gli incidenti stradali e gli scivoloni, tutto questo guano maleodorante che siamo costretti a respirare, non potrebbe avere conseguenze negative sulla salute?» si chiedeva ieri Roberto Tomassi, del coordinamento residenti Centro Storico mentre il traffico impazziva per la chiusure forzata.

IL CAOS

La Roma sconfitta dal guano, ieri ha mostrato immagini di sé fantozziane a piazza Venezia: decine di turisti hanno tentato di salvare i trolley dal guano piovuto giù dagli alberi di piazza San Marco. I vigili hanno dovuto transennare un lato della piazza per consentire agli operatori dell'Ama di pulire. Dopo l'emergenza scoppiata a dicembre, il commissario straordinario Tronca aveva chiesto all'Ama maggiore impegno. I presidi fissi nelle aree a rischio ci sono (De' Cenci, Tebaldi, Sanzio, Vallati, Anguillara), eppure ieri è stato il caos. Il primo incidente dell'anno “causa guano” venerdì su Lungotevere de' Cenci, lo stesso che ieri ha visto scooteristi scivolare. L'Ama (5mila gli interventi da novembre) da venerdì aveva intensificato il programma di interventi straordinari e ieri ha impiegato 10 squadre con oltre 20 operatori, 12 mezzi sul Lungotevere ma anche su piazza Venezia, via Arenula, piazza Cairoli, via dei Fori Imperiali, piazza di S. Marco, via del Teatro di Marcello, piazza d'Aracoeli. E l'emergenza potrebbe continuare viste le previsioni meteo. Pioggia a Roma significa ormai guano sull'asfalto. Un'equazione, figlia anche della mancata manutenzione degli alberi, che i romani stanno imparando a memorizzare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero