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A chiamare il numero unico per le emergenze 112, intorno alle 22, per chiedere aiuto alla polizia, un ragazzo. Il padre, armato, si è barricato in casa e, aperto il gas, ha minacciato di farla esplodere. Immediatamente diverse volanti sono arrivate davanti al palazzo, dove hanno trovato ad attenderle la moglie e il figlio del 50enne. I due hanno raccontato agli agenti che l’uomo, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e alcool, dopo aver picchiato la donna e, armato di pistola, aver minacciato di morte entrambi, ha aperto il gas e si è barricato nell’abitazione minacciando di farla esplodere.
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La moglie e il figlio sono riusciti a scendere in strada e a dare l’allarme. I poliziotti, usando il cellulare del ragazzo, hanno contattato telefonicamente A.D.M. e lo hanno convinto ad aprire la porta dell’appartamento: non appena ha visto i suoi familiari ha ricominciato subito a minacciarli inveendo contro di loro, ma è stato bloccato e arrestato. All’interno del cassetto del comodino, gli agenti hanno trovato la pistola illegalmente detenuta e carica. Formalizzata dalla donna la denuncia per maltrattamenti in famiglia negli uffici del VI distretto Casilino, al termine degli atti di rito l’uomo è stato portato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, in una casa circondariale: maltrattamenti in famiglia, detenzione illegale di arma comune da sparo e minacce aggravate sono i reati di cui dovrà rispondere.
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