Giostre abbandonate, detriti e cantieri ancora aperti. A un anno di distanza non è cambiato niente sulla situazione in cui versa il Luneur, lo storico lunapark di Roma...
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A denunciare lo stato di degrado in cui versa il cantiere è ancora una volta Michele Baldi, Capogruppo della Lista Civica Zingaretti al Consiglio Regionale del Lazio. «Come prevedevo alcuni mesi fa, non per capacità divinatorie ma solamente guardando lo stato dell’arte, la data del 31 marzo, annunciata come data di fine lavori del Luneur, come si evince dalle foto, è ben lontana dall’essere stata rispettata - afferma - Ancora una volta lo dico con grande rammarico, perché questa vicenda del parco è nata storta dall’inizio, da quando i cittadini romani si sono visti sottrarre uno dei simboli di questa Città e gli operatori sono stati messi in mezzo a una strada. Con loro ho fatto battaglie cercando di trovare soluzioni con spirito collaborativo ma, dall’altra parte, dai responsabili di Eur Spa, solo promesse mai mantenute. Oggi tutto questo si conferma e ammesso comunque che il Luneur prenda presto forma nei nuovi modi che sono stati detti, ossia come parco dedicato prevalentemente ai bambini, rimangono altre perplessità su come potrà sostenersi tutto quanto visto che di fatto viene tagliata fuori una fetta di cittadini, gli adulti, abituali frequentatori del Luneur».
E in effetti basta guardare le foto per rendersene conto: terra e detriti ovunque, lavori ancora in alto mare: niente lascia sperare insomma che di qui a breve le 34 attrazioni del parco saranno pronte. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero