La parola adesso passa di nuovo al gip Maria Paola Tomaselli. La strategia della difesa è chiara: tirare fuori dal carcere Luca Parnasi. I legali potrebbero attendere...
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L'ALTRO INCARICO
È il 1 giugno quando Lanzalone riceve la telefonata di Andrea Gemma, professore di Diritto privato a Roma Tre, dipartimento di Giurisprudenza, membro del Comitato scientifico della Camera arbitrale di Roma. Perché, alla fine, l'accordo tra l'imprenditore e l'avvocato plenipotenziario, che cura molti dossier per il Comune, va oltre il progetto Stadio. Scrive il gip: «Parnasi vede affacciarsi la concreta possibilità che una serie di progetti imprenditoriali, ormai arenatisi, possano, superare gli impedimenti sorti e concludersi, dall'altra Lanzalone realizza un sostanzioso tornaconto economico. A ciò deve aggiungersi che Parnasi, al fine di ampliare il proprio credito nei confronti del pubblico funzionario - che in considerazione della evoluzione politica da ultimo verificatasi, presenta una influenza ed un peso politico sempre più consistenti, che l'imprenditore intende chiaramente utilizzare per il raggiungimento dei propri scopi - si muove così da rendersi indispensabile a Lanzalone. Questa appare, quindi, la finalità della designazione, in una terna arbitrale, procurata a Lanzalone da Parnasi tramite l'avvocato Gemma, legato all'imprenditore da rapporti professionali e di amicizia». Non solo il professore propone a Lanzalone di fornire anche altri nomi di suoi colleghi che possano ottenere la nomina di arbitri nel contenzioso aperto in un'amministrazione in provincia di Roma, nel caso in cui voglia sdebitarsi con qualcuno. Aspetta altri due curricula oltre quello dello stesso Lanzalone.
«L'oggetto - dice Gemma nella telefonata intercettata - è servizi e prestazioni d'opera di ingegnere rese nei confronti di un grande comune della Provincia di Roma». Lanzalone dovrà mandare il suo curriculum «con inserita la specifica inerente i lavori pubblici e la presidenza di Acea, il curriculum di un collega di Luca e un terzo curriculum di una persona con cui potrà eventualmente sdebitarsi o fare una cortesia. Lo metteranno in candidatura».
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Il Messaggero