Casalpalocco, è morto Luca Leonardi l'editore e direttore dello storico mensile Zeus

Luca Leonardi
Casalpalocco e l’Axa perdono un pezzo di anima. E’ morto a 49 anni, nel suo ritiro brasiliano dove viveva con moglie e figlio, Luca Leonardi. La malattia che lo aveva...

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Casalpalocco e l’Axa perdono un pezzo di anima. E’ morto a 49 anni, nel suo ritiro brasiliano dove viveva con moglie e figlio, Luca Leonardi. La malattia che lo aveva colpito, e contro la quale ha lottato con tutto se stesso, non gli ha lasciato scampo.




Ha spento per sempre quel suo sorriso travolgente, il suo grande senso civico, la immensa passione per il calcio e soprattutto per la Roma. La malattia ha spento quell’intelligenza vivace fatta di cultura e di esperienza che aveva permesso a Luca Leonardi di “inventarsi” editore del mensile gratuito Zeus che da anni pubblicava e dirigeva con grande capacità dimostrando doti rare. Perché con Zeus Leonardi è cresciuto anno dopo anno, ha raccontato Casalpalocco, Axa, Ostia e l’Infernetto sempre con la dovuta libertà e indipendenza. Le sue sono state battaglie di civiltà, a volte scomode, a volte controcorrente. Si finanziava con la semplice raccolta pubblicitaria, porta a porta, negozio dopo negozio. E porta a porta distribuiva il suo giornale facendolo trovare nella cassetta delle poste di ville e palazzi.







Il suo senso della notizia e del merito lo ha portato ad ospitare sulle sue pagine alcuni dei giornalisti più importanti della Capitale che oggi lavorano in testate più blasonate ma che mai hanno dimenticato la correttezza e la passione di Leonardi. Luca amava progettare ma non al vento. Amava progettare e realizzare. E ci riusciva sempre. Come quando decise di aprire un resort in Brasile. Sembrava una follia e invece ci è riuscito trasformando una piccola pousada in uno spicchio di paradiso. Adesso aspettava i mondiali di calcio per unire le sue passioni: il pallone, la sua posada piena di turisti e la possibilità di raccontarlo sul suo giornale. Casalpalocco e l’Axa piangono. Luca, sicuramente no. Anche dal cielo troverà il modo di continuare a sorridere e progettare nuove avventure. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero