«C'era un bambino che come, andava a scuola al Girolami... adesso è chiusa per i lavori che, non cominciano proprio mai». Così l'ex alunno...
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La scuola Girolami ancora chiusa dopo mesi: «Sono seicento i bambini trasferiti altrove»
Tutto è cominciato lo scorso 3 aprile, con il crollo del controsoffitto in una classe dell'infanzia comunale e la chiusura dell'edificio del plesso centrale che raccoglieva circa 800 alunni ad oggi solo in minima parte riaperto. Gli studenti sono stati spostati in corsa in un plesso di via Affogalasino (16 aule), altri in un altro dello stesso istituto. A settembre sono state riaperte 13 delle 31 aule a regime. «Il problema - spiega il rappresentante d'istituto Giulio Gonnella - è che i lavori non sono più partiti». Non hanno una data certa a cui aggrapparsi, una garanzia sul futuro della scuola, che rischia di non riaprire neanche per l'anno scolastico 2020/2021, con pesanti ripercussioni sulle iscrizioni e sui posti di lavoro. Genitori, comitati, ragazzini hanno già dato vita a una manifestazione di protesta. «Perché non si muove nulla, è solo partita una gara per l'affidamento della verifica della vulnerabilità sismica dell'edificio, il municipio ha ricevuto delle offerte ma non si muove». Intanto la scuola - materna, elementare e media che fa parte dell'istituto comprensivo Margherita Hack - ha ottenuto l'attenzione da parte del Miur.
MIUR SNOBBATO
«Il ministero ha dato la sua disponibilità a rimettere a posto la scuola in termini di risorse umane e finanziarie ma Comune e Municipio non collaborano: nessuno si assume la funzione di responsabile unico del progetto». Nel frattempo il Municipio M5S prende tempo e parla addirittura di un'ipotetica apertura non prima di settembre 2021 «perché ritiene che nel caso di specie non si possa applicare la procedura di somma urgenza». Intanto famiglie e bambini sono costretti a spostamenti e disagi. Su 800 ancora 400 sono fuori: tra il plesso Savio (sempre dell'istituto) e quello fuori Municipio di via Affogalasino. «Mentre il Municipio XII snobba il Miur - c'è una bozza d'accordo ma accampa scuse come la mancanza di personale - c'è il rischio concreto che una scuola storica di Monteverde muoia». I genitori hanno avuto pazienza, sono stanchi di non avere risposte. «Quel crollo avvenne dopo una lunga serie di allarmi inascoltati dovuti a infiltrazioni». Un appello al Comune e alla presidente del XII Silvia Criscimanno l'ha fatto anche il dirigente scolastico della Hack, Massimo La Rocca: «Vogliamo una tempistica precisa. Non ci arrendiamo. Vogliamo tornare a far vivere questi corridoi, a sentire le voci dei bambini». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero