Casalinga, moglie, madre, infermiera, educatrice, sarta, giardiniera, autista, scrittrice, assistente anziani, a tempo...
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@hakulinenMaria
Lilia ha 98 anni e scrive romanzi. Lo fa da sempre, nelle parole ha trovato il senso che cercava. Da giovane mamma si metteva alla scrivania appena i figli e la casa le lasciavano un po’ di respiro, e poi da nonna, con gli anni che davano i primi pensieri. Continua ancora, anche se occhi e mani sono ogni mattina più deboli, ma i pensieri no e allora lei li segue e si lascia portare dove l’età non c’è. I premi non va più a ritirarli, vanno i figli da Forlì, se possono. L’altro giorno, a Roma, palazzo Altieri, non c’era nessuno per Lilia Briganti e il premio speciale alla carriera di casalinga scrittrice l’ha ritirato la vice-presidente del Movimento italiano casalinghe. Lilia ha partecipato a tutte le 11 edizioni del concorso letterario “Voci di casa”. L’ultima fatica, “Che disastro”, è la storia di una radiotelegrafista e meteorologa di aeroporto: ci sono i rumori della guerra e si decolla con la paura che sia l’ultima volta. Forse era proprio lei, ancora giovane, sotto quel cielo. Lilia e le altre, appassionate di parole, donne di casa in bilico tra pane amore e fantasia, panni da stendere e l’ultimo thriller da completare. Un premio alla nostalgia di Maria Stella Filippini, lei malata non può muoversi da casa ma va il marito a stringere le mani, al dialogo stralunato con la macchinetta del caffè napoletana di Linda Brugiafreddo, ai genitori con fatica di Anna Maria Zati e alla “voce del legno” di Franca Mainardis, prima classificata. Lilia sta già scrivendo per il prossimo concorso: un anno di lavoro davanti, quasi 100 da raccontarne. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero