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Libero De Rienzo, risultati parziali e non sufficienti a chiarire le cause della morte dell'attore. L'esame autoptico svolto oggi all'istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli non ha sciolto i dubbi su cosa ha portato alla morte dell'attore 44enne, trovato privo di vita nella sua abitazione romana, nella zona Madonna del Riposo, la sera del 15 luglio scorso. Sui motivi dell'arresto cardiocircolatorio, risposte arriveranno dagli esami tossicologici disposti dalla Procura di Roma che indaga per morte come conseguenza di altro reato.
De Rienzo, indagine sui contatti
Oggi l'equipe di medici legali a cui il sostituto procuratore Francesco Minisci ha affidato la perizia, ha proceduto ai prelievi per verificare se nelle ore precedenti alla morte il protagonista di «Fortapàsc» abbia assunto sostanze stupefacenti. I risultati della perizia saranno messi a disposizione dei magistrati tra una quindicina di giorni. Nel corso del sopralluogo fatto dagli investigatori, infatti, subito dopo il ritrovamento del corpo, sarebbero state trovate tracce di eroina ma questo non basta a chi indaga per affermare che il decesso sia collegato all'uso di droga. Anche perchè, da un primo esame esterno della salma, non sarebbero state rilevate tracce di stupefacente. La famiglia del regista continua a chiedere rispetto e silenzio sull'attività di indagine e nei giorni scorsi aveva affermato che l'attore non faceva uso di droga fa tempo. L'indagine, comunque, prosegue e punta a circoscrivere i contatti avuti da De Rienzo nelle 48 ore precedenti alla morte.
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Secondo quanto stabilito dal medico legale l'attore sarebbe deceduto almeno 24 ore prima del suo ritrovamento e quindi gli inquirenti vogliono «cristallizzare» i contatti avuti da «Picchio» a partire dal 10 luglio in poi.
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Nei giorni scorsi i carabinieri hanno effettuato una serie di audizioni, amici e parenti di De Rienzo, anche per provare a capire se l'uomo stesse attraversando una fase difficile dal punto di vista psicologico. Sul punto il legale della famiglia, l'avvocato Piergiorgio Assumma,in una nota diffusa ieri ha chiesto a tutti «maggior contegno, nel rispetto non solo dei familiari, ma anche dei due figli di Picchio, rispettivamente di 2 e 6 anni. La presenza dei due minori richiede e richiederà sempre un tratto umano di maggior livello». Entro domani, intanto, i magistrati, daranno il nulla osta per la restituzione della salma per procedere con le esequie. Il corpo dell'attore verrà seppellito a Paternopoli (AV), in Irpinia, accanto alla mamma.
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Il Messaggero