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Nell’aula 22 dell’edificio universitario de La Sapienza di via Giorgio Nicola Papanicolau (angolo via di Grottarossa) della facoltà di Medicina e Psicologia vicino l’ospedale Sant’Andrea è stata “scoperta” una targa, fortemente voluta dai suoi amici e compagni di corso, di cui il ragazzo ne faceva parte (sognava di diventare un tecnico ortopedico) per onorarne la sua memoria. Un momento utile a tutti, per ricordare ancora una volta, Leo, studente 19enne dell’ateneo morto in un incidente in Corso Francia il 7 aprile del 2022 dopo aver perso il controllo della moto vicino a un dosso stradale nei pressi di una buca.
La targa è stata scoperta, alla presenza dei genitori di Leonardo, Stefano Lamma e Paola Scaglioni, dal preside della Facoltà Erino Angelo Rendina, alla presenza di amici, docenti e del direttore generale dell’azienda ospedaliera Sant’Andrea Daniela Donetti e il pro-rettore della Sapienza, Fabio Lucidi.
«E’ bello mantenere questo senso di continuità e questo senso di appartenenza che si mantiene con un atto formale e con un ricordo fisico come questa targa - le parole del preside di Facoltà Rendina - che rimarrà per molti decenni in questa aula. Chiunque entrando si renderà conto che qui c’è stato un ragazzo che non ha avuto il tempo e la fortuna di completare gli studi come avrebbe meritato e voluto». Per gli inquirenti che hanno indagato per la morte dello studente l'accusa è di omicidio stradale, due gli indagati. Come scrive il gip, per avere chiarezza sulla dinamica dell’infortunio è necessario accertare se ci sia stata «l’omessa, tempestiva, errata manutenzione della tratto di strada» in cui è caduto Lamma.
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