I tifosi della Roma scendono in campo e coprono il vergognoso graffito contro Paparelli: «Vincenzo, Antonio, Gabriele, Ciro…Vivono!!!», è il nuovo messaggio lanciato dal...
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Nella mattinata di oggi ancora una volta era stato infangato il ricordo di Vincenzo Paparelli. Una becera scritta aveva imbrattato il muro del Verano, il cimitero dove riposa, purtroppo, senza pace. Proprio ieri ricorreva il 35esimo anniversario della sua morte, avvenuta il 28 ottobre 1979 per un maledetto razzo sparato da un tifoso della Roma durante un derby.
Una scritta nera, nello stesso punto dove lo scorso anno ne era comparsa un'altra: «2014 nulla è cambiato, ancora godo per il razzo sparato. 10-100-1000 Paparelli». A seguire nessuna firma. Almeno si abbia il coraggio di dare un nome e un cognome alla propria stupidità.
Usa l'arma del sarcasmo, Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo. Dare troppa importanza a gesti del genere sarebbe come valorizzare il nulla assoluto. «Questa è l'ultima chicca - scrive Gabriele sul suo profilo Facebook - che ci hanno regalato questi artisti di strada! Un po' più di colore ed era perfetta». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero