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Giallo ad Anzio dove lo scheletro di un uomo è stato ritrovato in due buste nere della nettezza urbana all'interno del boschetto del quartiere Caracol, nella zona di Lavinio alla periferia della città. A fare il ritrovamento un cercatore di funghi che ieri mattina è incappato in un teschio umano e ha dato l'allarme al 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Anzio che hanno perlustrato la zona. A poca distanza hanno notato il lembo di una busta nera, l'hanno dissotterrata e aperta, trovando all'interno le ossa delle braccia e della scatola toracica; particolare che non è passato inosservato, il fatto che i resti fossero avvolti in quello che restava di una vecchia giacca della tuta della Roma. I militari hanno proseguito le ricerche e, a pochi metri dalla prima, hanno ritrovato le ossa delle gambe e del bacino, oltre ai resti di quelli che erano i pantaloni di una tuta, anche questi stinti.
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Il medico legale ha collocato la morte tra il 2008 e il 2018. In base a prima ricognizione sul teschio non sono stati individuati fori di proiettile o ferite che potrebbero aver causato la morte. Lo scheletro è stato trasferito all'Istituto di medicina legale di Tor Vergata a Roma dove sarà eseguito un esame più approfondito. I carabinieri, che propendono per una morte violenta, hanno avviato le indagini per dare un'identità a quello scheletro cercando negli archivi i casi di uomini scomparsi nella zona. E hanno individuato almeno due persone delle quali si è persa traccia da anni: si tratta di un 50enne di Nettuno e di un pregiudicato 40enne di Anzio che nel 2000 uscì da casa e non fece mai ritorno.
Il Messaggero