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Sicurezza di Roma e delle sue stazioni, Giubileo e fondi Pnrr ma anche capitolo sgomberi: «è un paniere molto ricco di vicende che meritano la massima attenzione», dice Lamberto Giannini, per due anni Capo della polizia e ora Prefetto della Capitale. E la parola che segue la riflessione è una precisa che mette in chiaro fin da subito la sua cifra umana e professione.
Lamberto Giannini è il nuovo Prefetto di Roma, Vittorio Pisani neo Capo della polizia
Giannini non fa promesse ma parla di «serietà». Perché «Conosco bene Roma - aggiunge il neo numero uno di palazzo Valentini - so quali sono le tematiche ma penso sia anche una questione di serietà avere prima la possibilità di sedersi, di lavorare e di studiare e poi fare, tra qualche giorno un punto su questo». In via Tomacelli si è da poco concluso il 25esimo anniversario della polizia postale, Giannini ringrazia e saluta, la platea - composta da dirigenti di chiara fama - si alza e applaude all’uomo e al professionista che sorride e sembra per un attimo quasi commuoversi.
L’IMPEGNO
C’è il ruolo ma c’è anche la persona che si appresta a vivere una nuova sfida. «Oggi (ieri ndr) è una giornata importante», dice Giannini che aggiunge: «C’è adesso questa nuova sfida in una città che conosco bene, dove sono nato, che amo», ricordando l’onore e la responsabilità di aver guidato la polizia di Stato dove ha prestato servizio fin da ragazzo.
L’INCONTRO
Nel suo percorso in polizia - di ben 34 anni - c’è molto altro ma non perde tempo il nuovo Prefetto: «ho già avuto contatti con il sindaco Roberto Gualtieri e con gli altri attori e sono certo che lavoreremo bene». Non c’è tempo - e neanche motivo - per rimpianti e amarezze. A chi glielo domanda, risponde chiaramente con un tono di voce che non lascia spazio a nessun imbarazzo «c’è veramente il grande orgoglio di aver guidato la polizia di Stato e c’è anche il grande orgoglio di affrontare questa nuova sfida». Quasi certamente già la prossima settimana sarà convocato un Comitato per l’ordine e la sicurezza, già in queste ore Giannini è a lavoro per fare il punto su quanto lo attende da qui al prossimo futuro. Un’agenda fitta a cui non verrà privata la giusta e doverosa attenzione per una città che ama e che conosce e che intende tutelare e proteggere. La sua nomina era attesa da giorni e ieri da palazzo Chigi nell’ultimo Consiglio dei ministri è arrivata la “fumata bianca”. Al suo posto, come Capo della polizia, arriva Vittorio Pisani, nato a Catanzaro il 22 maggio di 56 anni fa. Il padre era un agente della Stradale, lui per anni alla Squadra Mobile di Napoli ha dato la caccia ad alcuni dei più importanti latitanti e dal 2019 è vicedirettore dell’Aisi.
GLI AUGURI DEL VIMINALE
Dal Viminale, il ministro Matteo Piantedosi ha augurati ad entrambi buon lavoro. «Sono certo, conoscendo le straordinarie qualità di entrambi, che la loro nomina contribuirà a rafforzare l’azione dello Stato sul versante della tutela dei diritti e della legalità - ha detto Piantedosi - Sarò al loro fianco nel lavoro impegnativo a cui sono chiamati in questo delicato frangente, e rivolgerò particolare attenzione alle sfide che attendono la Capitale dove io stesso, dopo la mia esperienza di Capo di gabinetto del Viminale, ho svolto le funzioni di prefetto prima di assumere l’attuale l’incarico».
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Il Messaggero