Affiorano ancora, man mano che le acque si abbassano, tracce della Seconda guerra mondiale. Questa mattina tra le 9 alle 13, in via dei Pescatori, tra il porticciolo e il centro...
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Spolette, proiettili, tutto il materiale era perfettamente conservato e dunque pericoloso nonostante, dallo sbarco di Anzio del '44, siano passati ben 73 anni. In quell'occasione le forze tedesche abbandonarono le armi del lago di Castel Gandolfo iniziando la ritirata, da allora ripetutamente munizioni e bombe affiorano per caso dalle acque. Alcune era a pelo d'acqua, altre a sei/ sette metri di profondità. Al recupero hanno lavorato anche gli artificieri del sesto Reggimento Genio pionieri dell'esercito, sul posto una pattuglia dei carabinieri della stazione locale che ha presidiato l'area. Il tutto sarà fatto brillare in una cava adeguata in provincia di Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero