Bracciano, si tuffa nel lago e annega sotto gli occhi degli amici: aveva 30 anni

I familiari non vedendolo uscire dall'acqua si sono preoccupati e hanno chiesto aiuto

Bracciano, si tuffa nel lago e annega sotto gli occhi degli amici: aveva 30 anni
È andato a fare un bagno, qualche bracciata a largo e poi e poi è annegato. Un'altra tragedia si è consumata a Trevignano nel lago di Bracciano dove a...

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È andato a fare un bagno, qualche bracciata a largo e poi e poi è annegato. Un'altra tragedia si è consumata a Trevignano nel lago di Bracciano dove a perdere la vita è stato un trentenne, cinese, residente a Roma. I carabinieri della Compagnia di Bracciano sono intervenuti in via della Rena, nei pressi dello stabilimento balneare "Skipper". A chiamare i soccorsi e il 118 gli operatori dello stabilimento dopo aver soccorso in acqua l'uomo.


La vittima si trovava in spiaggia con amici, molti parenti e la mamma. A un certo punto ha deciso di tuffarsi in acqua e nuotare al largo. I familiari non vedendolo uscire dall'acqua si sono preoccupati e hanno chiesto aiuto.

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IL SALVATAGGIO

Alcuni bagnanti sono riusciti a raggiungerlo e recuperarlo, ma era privo di sensi. In spiaggia hanno iniziato le manovre di rianimazione in attesa dei sanitari del 118. L'uomo è morto appena arrivato in ospedale. La Procura ha disposto l'esame autoptico. L'ipotesi più accreditata è che si tratti di un malore. Il mese scorso altri due morti, uno nel lago di Bracciano e uno a Trevignano. A Bracciano è stato ritrovato il corpo di Angelo Seeruttun, un ragazzo di 19 anni scomparso nel lago dopo un tuffo dal pedalò in compagnia con la madre e la sorella a 100 metri dalla spiaggia di Anguillara su viale Reginaldo Belloni.


Il giovane, nativo di Mantova residente a Roma e con origini delle isole Mauritius, aveva deciso di trascorrere un giorno di festa nella provincia a Nord di Roma. A Martignano è morta una donna di fronte agli occhi della figlia e del compagno. Si chiamava Maria Cristina Bejenariu, 43 anni residente a Roma, di nazionalità romena. Da quanto hanno raccontato alcuni testimoni presenti hanno mangiato e poi poco dopo madre e figlia sono entrate in acqua per farsi il bagno. Sono bastati pochi secondi per accusare un malore.

BAGNO FATALE

Per la donna quel bagno è stato fatale. Con lei in acqua c'era la figlia di 16 anni, che ha avvertito sintomi di svenimento mentre era già immersa ed ha chiesto subito aiuto. Fortunatamente è stata subito vista e soccorsa dai bagnanti che si trovavano vicino le donne. I sanitari raccomandano sempre di non farsi il bagno durante la digestione e dopo aver mangiato pesante. Altresì è importante saper nuotare bene per potersi allontanare dalle rive di un lago. L'acqua dolce è piena di alghe che a volte non lasciano scampo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero