«Quell'uomo stava sopra di me e mi stringeva le mani alla gola, voleva violentarmi. Ero terrorizzata, non capivo cosa stava succedendo, uno sconosciuto era entrato in casa e...
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La storia è brutta, ma Sofia ha avuto fortuna, perché l'uomo che voleva stuprarla è stato costretto a scappare. Un passante lo aveva visto introdursi in casa della vittima e aveva chiamato prima il 112 e poi aveva avvisato una pattuglia di carabinieri della compagnia Roma Centro, che si trovava in zona. Il ladro, Varza Draghici, 36 anni, romeno già conosciuto dalle forze dell'ordine, si è accorto che era stato scoperto e ha tentato la fuga. È stato arrestato fuori dall'appartamento di Sofia.
LA DINAMICA
Sono da poco passate le 4 del mattino di venerdì, fa caldo, Sofia dorme con la finestra aperta, il suo appartamento è al primo piano, ma l'afa è insopportabile e lei ha la finestra spalancata. Il romeno vede le persiane aperte e decide di fare il colpo. Si arrampica al davanzale e dandosi una spinta riesce con un balzo ad entrare in casa. Rovista ovunque, trova un paio di collanine e anelli d'oro, ci sono anche dei soldi, alcune centinaia di euro, il romeno arraffa ogni cosa. Poi vede Sofia che dorme, non si è accorta di nulla. Lui potrebbe scappare con la refurtiva, ma non gli basta. La ragazza è lì, indifesa, Varza le piomba addosso.
L'ALLARME
Quando il romeno era entrato in casa però un uomo lo aveva visto e aveva chiamato il 112: quasi nello stesso momento, su via Santa Maria de' Calderari era passata una pattuglia dei carabinieri di zona. L'uomo aveva fatto segno ai militari della compagnia Roma Centro di avvicinarsi e raccontato quello che era appena successo. I carabinieri intervengono, entrano nel cortile della palazzina, il portoncino è aperto, ma non sanno in quale appartamento è entrato il ladro, decidono di azionare la sirena per spaventarlo e costringerlo ad uscire allo scoperto.
LA CATTURA
Il suono della sirena mette in fuga il romeno, che tenta di scappare uscendo dalla porta, ma sulle scale ci sono i carabinieri che lo aspettano. Sofia è sotto choc e piena di lividi, viene accompagnata dall'ambulanza del 118 al Policlinico Umberto I, i medici le danno un calmante, ha contusioni e segni sul collo, la prognosi è di 15 giorni. Per ore Sofia resta muta, non riesce a parlare, ai carabinieri dice appena «Grazie, se non foste arrivati non so come sarebbe finita, quell'uomo mi stava soffocando». Ci vorrà un po' prima che la ragazza si riprenda e denunci la tentata violenza. Il romeno è stato arrestato per tentata violenza sessuale e furto in appartamento.
Due settimane fa, in via Vetulonia, all'Appio, un'altra donna, una cinese, è stata rapinata e violentata mentre si trovava in casa da un tunisino che poi è stato arrestato. Lo stupratore nella fuga aveva perso lo zainetto con dentro il cellulare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero