Ladispoli, spuntano nuove ossa in spiaggia: è corsa al selfie con lo scheletro

Un selfie con l'antico romano. Nessun ritocco con photoshop. A Ladispoli, sulla costa di Palo Laziale, è possibile fotografarsi in spiaggia con uno scheletro, ritrovato...

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Un selfie con l'antico romano. Nessun ritocco con photoshop. A Ladispoli, sulla costa di Palo Laziale, è possibile fotografarsi in spiaggia con uno scheletro, ritrovato venerdì mattina da un turista. «Mamma, ti prego, scattala con il telefonino. Mi raccomando inquadra anche lui», non resiste proprio quel bimbo emozionato per l'incontro imprevedibile sull'arenile. «Ma come, questi resti sono ancora sulla sabbia?», domanda invece un bagnante a riva mentre le onde, spinte da un forte vento di libeccio, si trovano ormai a ridosso della tomba a Cappuccino che contiene all'interno lo scheletro. Le sorprese però non finiscono qui. L'erosione marina continua a scavare e a scoperchiare le dune che portano al castello Odescalchi. «Stanno spuntando altre ossa sotto la terra: è magnifico», si stupisce un altro villeggiante. Il viavai di curiosi nelle ultime 48 ore è irrefrenabile. C'è anche un docente di scienze delle scuola media Corrado Melone di Ladispoli.

Non ha resistito al richiamo della storia. «Un posto incantevole racconta il professor Emil Sambucini queste tombe sono visibili anche mentre ci si fa il bagno. Da una parte ci sono delle costole, a pochi metri il bacino di un altro scheletro. Insomma, c'è una necropoli sul mare». Riscatta l'allarme. Sul posto arriva anche il Comune. «La Sovrintendenza ci ha rassicurato risponde l'assessore alla Cultura, Marco Milani nelle prossime ore sarà qui con i suoi esperti per monitorare la situazione. Noi continuiamo a sorvegliare la zona assieme alla nostra delegata all'Archeologia, Annalisa Burattini. Invitiamo i turisti e i cittadini a non toccare le sepolture». Emergenza nell'emergenza. Oltre a salvaguardare i resti della prima età imperiale, c'è da risolvere il problema del mare che avanza. E che, oltre a mangiare la sabbia, sta rosicchiando la parete di falesia simbolo di Ladispoli. Perché grazie alla stradina che la sovrasta, è possibile raggiungere dalla spiaggia, Palo. E poi anche Marina San Nicola. Un intero tratto costiero al di sotto del quale è ancora nascosta una città nella città da riportare alla luce.
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Il Messaggero