Botte in pizzeria, senegalese vuole una margherita e prende a pugni un cliente: doveva stare ai domiciliari

Il caso a Ladispoli: il 25enne rimprovera una donna seduta al tavolo accanto e poi aggredisce il marito

Botte in pizzeria, senegalese vuole una margherita e prende a pugni un cliente: doveva stare ai domiciliari
Non ha resistito a quella croccante e gustosa margherita. Così è uscito di casa evadendo i domiciliari, si è messo a parlare al telefono a voce alta, ha...

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Non ha resistito a quella croccante e gustosa margherita. Così è uscito di casa evadendo i domiciliari, si è messo a parlare al telefono a voce alta, ha minacciato una donna in pizzeria e colpito con violenza il compagno che era intervenuto in sua difesa per proteggerla. Scene di follia in un locale di via La Spezia a Ladispoli e solo per il provvidenziale arrivo di una volante della Polizia di stato non è accaduto il peggio.


I FATTI
Il cliente, centrato con pugni al volto e in testa, è finito al pronto soccorso in ospedale anche se per fortuna se l'è cavata con qualche giorno di prognosi ma la paura è stata tanta. È un 40enne residente del posto. L'aggressore invece è un senegalese di 25 anni ingolosito dalla pizza e da una birra e uscito intorno alle 21 dalla sua abitazione eludendo dunque l'ordinanza restrittiva del tribunale emessa nei suoi confronti per vari reati compiuti in passato, tra cui anche rapina. Il cittadino africano aveva ordinato la sua cena e si era seduto comodamente al tavolo. Nell'attesa ha preso il telefonino iniziando la conversazione con un suo amico. Il tono evidentemente era troppo alto, tanto da infastidire tutti gli altri clienti dell'attività che non riuscivano nemmeno a dialogare tra di loro. Una signora che davvero non ne poteva più ha avuto il coraggio di invitare con educazione l'agitato a parlare a bassa voce ma è stata assalita verbalmente dall'extracomunitario che è arrivato persino ad intimidirla. «Stai zitta o ti picchio», è una delle frasi choc. Il suo uomo ha preso le sue difese e si è ritrovato a terra sul pavimento dolorante dopo essere stato gonfiato di botte. In fuga le altre persone.

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Gli agenti ladispolani di via Vilnius guidati da Federico Zaccaria, il dirigente vicequestore, non senza difficoltà sono riusciti alla fine a placare l'ira del giovane 25enne con una corporatura piuttosto robusta. È stato ammanettato e portato in commissariato a disposizione dell'Autorità giudiziaria: dovrà difendersi dalle pesanti accuse di evasione, lesioni e probabilmente anche resistenza a pubblico ufficiale. Da Ladispoli alla vicina Cerveteri. Sempre i poliziotti in borghese sono entrati in azione all'incrocio tra via Piave e via Col di Lana a non molta distanza da dove si stava svolgendo la tradizionale Sagra dell'Uva e del Vino dei colli ceriti. I cittadini presenti in fiera avevano segnalato la presenza di un uomo che stava importunando i passanti con urla e strattonamenti vari, poi è crollato a terra in evidente stato di ubriachezza. Il 40enne di origini romene anziché accettare l'invito delle forze dell'ordine a rialzarsi, ha tentato di aggredirli rifiutando pure di farsi identificare. Alla fine è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e sanzionato dopo aver ingerito fiumi di alcol. Operazione congiunta con i carabinieri della stazione locale e di Civitavecchia invece per fermare un 57enne che aveva seminato il panico alla sagra armato di una pistola scacciacani. È stato denunciato per procurato allarme e sottoposto anche ad una perquisizione domiciliare. 
 

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Il Messaggero