Con la truffa dell'avvocato e il falso incidente raggiravano decine di anziani. In manette due uomini di origini campane

Le vittime erano sempre le stesse: gli anziani. E il modus operandi della truffa non cambiava mai: si fingevano avvocato e consulente e attraverso un falso incidente...

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Le vittime erano sempre le stesse: gli anziani. E il modus operandi della truffa non cambiava mai: si fingevano avvocato e consulente e attraverso un falso incidente automobilistico riuscivano ad estorcere ai malcapitati pensionati diverse migliaia di euro. Fino a quando una delle vittime non è riuscita a filmare l’incontro e ad incastrare i due balordi. E  per questo due uomini, un 60enne ed un 42enne di origini campane, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia Roma Montesacro. I due sembravano il gatto e la volpe e nei loro raggiri non sbagliavano un colpo. Prima un sedicente avvocato contattava l’anziano spiegandogli che un suo parente era stato coinvolto in un incidente stradale ed era in stato di fermo perché non aveva la copertura assicurativa del veicolo, e poi un finto collaboratore del legale passava a ritirare la finta cauzione, che spesso ammontava a 3mila euro, per lasciare andare il familiare.


Attraverso un video registrato da una vittima che, insospettita, ha ripreso il truffatore durante l’incontro per la consegna del denaro, i militari sono riusciti ad arrivare ai due. In particolare, un carabiniere, libero dal servizio, ha riconosciuto l’uomo mentre si avvicinava, ben vestito, nei pressi di un condominio del quartiere Talenti, e con l’aiuto colleghi è riuscito a bloccarlo. Il truffatore è stato trovato in possesso di un sacchetto contenente oggetti in oro, poco prima, consegnati in pegno dall’ennesima anziana vittima. Le forze dell’ordine sono riuscite anche a rintracciare  e arrestare il secondo truffatore, che attendeva il complice  in auto, poco lontano dal condominio.

In sede di denuncia, l’anziana ha confermato il modus operandi, ribadendo che, nel corso della mattinata era stata contattata telefonicamente da un avvocato, il quale le comunicava che la figlia aveva avuto un incidente e si trovava in una caserma dei carabinieri e per evitare l’arresto sarebbe stato necessario pagare la somma di 2.500 euro. La donna riferiva ai due malfattori di non avere disponibilità di contanti, ma scossa dalla notizia, concordava il pagamento mediante oro e preziosi, per il medesimo importo, che avrebbe consegnato all’uomo incaricato di raggiungerla presso la sua abitazione.


Ma il viaggio dei due criminali si è interrotto per fortuna nel quartiere Talenti a nord di Roma. In poche ore già molte vittime nella Capitale hanno riconosciuto i due malfattori quali responsabili delle truffe subite, pertanto sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a quantificare il numero totale delle truffe tentate o consumate su tutto il territorio nazionale.
   

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Il Messaggero