Jacques Sernas, il ricordo della “sua” Fregene

Jacques Sernas con la moglie (Foto di Rino Barillari)
Fregene piange uno dei suoi "storici" abitanti: l'attore Jacques Sernas, icona degli anni '50 del cinema internazionale, scomparso la scorsa notte. È stato un "pioniere"...

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Fregene piange uno dei suoi "storici" abitanti: l'attore Jacques Sernas, icona degli anni '50 del cinema internazionale, scomparso la scorsa notte. È stato un "pioniere" del Villaggio dei Pescatori, il "buen retiro" al mare che ha avuto uno stretto legame con la storia del cinema italiano, abitato e frequentato da personaggi come Fellini, Mastroianni, Flaiano, Pontecorvo, Solinas e anche Moravia.




«Sernas - è la testimonianza del ristoratore Maurizio Mastino, titolare del locale frequentato da decenni da tanti vip - è stato uno dei pionieri del Villaggio dei Pescatori in cui realizzò la sua casa bianca, ad un piano e mezzo, proprio nella punta più a nord della zona: dopo di lui arrivarono i vari Franco Solinas, Flaiano, Moravia e Gillo Pontecorvo. Nel '64 un'ondata di piena del fiume Arrone gliela distrusse ma lui, con caparbietà, la ricostruì. È una perdita amara: ricordo la sua affabilità e semplicità, era di casa come Walter Chiari, si fermava a salutarci a bordo della sua jeep e con il suo doberman.



Era solito fare sci d'acqua indossando degli zoccoli e trainato da uno yacht partendo da Fiumicino e Fregene sino a S.Marinella. È un'altra icona della Fregene cinematografica che fu e che ora non c'è più. E, a tal proposito, mi auguro che il comune di Fiumicino sappia rendere omaggio alla sua memoria, non lasciando passare sotto traccia questa perdita. Rispolverando un'idea per un Museo del cinema, che poteva essere ospitato nella villa di Fellini, purtroppo demolita. Una "casa del cinema" in cui ricordare alle nuove generazioni i personaggi legati alla storia di Fregene, come Fellini, Solinas, Orson Wells, Flaiano, Pontecorvo ma anche Nanni Loy, scomparso proprio nella nostra cittadina
».



«Amava Fregene e la sua casa al mare: qui si sentiva libero - racconta Claudia Serafini, del Singita - era una persona di cuore: solo due giorni fa era al mare qui con noi, fino all'ultimo, come sempre, allegro, sereno, abbiamo festeggiato insieme l'inizio della stagione brindando con un prosecco. Amava la vita semplice ma era felice nel raccontare le sue storie di cinema, gli aneddoti, gli incontri avuti nella sua lunga carriera». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero