Sicurezza Italia/Israele, al via il V tavolo tecnico con l'ambasciatore designato

Sicurezza Italia/Israele, al via il V tavolo tecnico con l'ambasciatore designato
Oggi presso la Scuola Superiore di Polizia sono iniziati i lavori del V° Tavolo tecnico bilaterale in materia di sicurezza Italia/ Israele, introdotti dal Direttore...

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Oggi presso la Scuola Superiore di Polizia sono iniziati i lavori del V° Tavolo tecnico bilaterale in materia di sicurezza Italia/ Israele, introdotti dal Direttore dell'Ufficio Coordinamento e Pianificazione, Prefetto Maria Teresa Sempreviva, alla presenza del nuovo Ambasciatore designato di Israele in Italia, Dror Eydar, che ha rivolto un indirizzo di saluto alle due delegazioni. Alla sessione plenaria che ha visto la partecipazione dei Direttori centrali e dei Servizi delle principali articolazioni dipartimentali operative, si legge in una nota, sono seguiti incontri tecnici sui temi della criminalità organizzata, del cybercrime e del terrorismo e delle indagini forensi.


I colloqui sono proseguiti nel pomeriggio presso i poli del Dipartimento P.S. di Anagnina e Tuscolana. Nella circostanza, nell'ambito dei tre tavoli tematici sono stati trattati gli argomenti ritenuti di maggiore interesse nell'ambito della cooperazione bilaterale, con specifico riferimento all'illustrazione di: attività investigative svolte nei confronti delle organizzazioni mafiose; misure di prevenzione patrimoniali finalizzate al sequestro e confisca dei patrimoni di provenienza illecita; operazioni sottocopertura. E ancora controllo del territorio; attività di contrasto al narcotraffico con l'attuazione di tecniche investigative speciali (consegne controllate); scambio informativo e operativo attraverso il canale Interpol; frodi attraverso internet (Ceo); attività di contrasto al terrorismo (foreign terrorist fighters); repressione in tema di pedopornografia sulle reti anonimizzate; Jihad islamica e altre forme di terrorismo in rete; procedure relative al sopralluogo di polizia scientifica; attività di contrasto al falso documentale.
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Il Messaggero