Instagram, messaggi anonimi: l'ultima moda dei giovanissimi e il pericolo bullismo

Si tratta di Ngl, l'acronimo di «Not gonna lie» («non dirò bugie» in inglese) un'app che garantisce l'anonimato sul web

Instagram, messaggi anonimi: l'ultima moda dei giovanissimi e il pericolo bullismo
Se i vostri figli hanno Instagram, e hanno tra i 12 e i 17 anni, vi sarà sicuramente capitato di vedere nelle loro storie un box che contiene questa frase: «Fammi una...

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Se i vostri figli hanno Instagram, e hanno tra i 12 e i 17 anni, vi sarà sicuramente capitato di vedere nelle loro storie un box che contiene questa frase: «Fammi una domanda anonima». Si tratta di Ngl, l'acronimo di «Not gonna lie» («non dirò bugie» in inglese) un'app che garantisce l'anonimato sul web e che, una volta scaricata, ti consente di creare un link da incollare nella tua storia invitando i follower a inviarti messaggi senza nome. Il principio, infatti, è proprio questo: rimanendo in forma anonima, un ragazzino si sente più libero nell'esprimere domande e risposte. E da quest'estate, per loro, è diventata l'ultima moda.

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Il pericolo bullismo

Come per tutte queste app anonime, però, da Ask.fm a Yolo (sospese lo scorso anno dopo il suicidio di un'adolescente vittima per mesi di insulti social) il rischio bullismo è sempre dietro l'angolo. Su Ngl, infatti, buona parte delle frasi riconducibili al bullismo sono state bloccate, come «sei brutto», «sei grasso», «sei un perdente», ma non tutte. Per esempio, termini molto in voga tra i giovanissimi bypassano questi filtri (come Kys, ovvero Kill your self, ucciditi). E oltretutto chi prova a inviare messaggi minatori (come quelli che vengono bloccati) può infatti continuare a utilizzare l'app, lasciando campo libero all'odio da tastiera.


 

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Il Messaggero