Truffe all'Inps, dirigente percepisce pensione per 11 anni senza averne diritto

Truffe all'Inps, dirigente percepisce pensione per 11 anni senza averne diritto
Un ex dirigente dell'Inps, esperto conoscitore della normativa previdenziale, ed ex sindaco di un comune dei Castelli, aveva richiesto e ottenuto la pensione di vecchiaia, pur...

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Un ex dirigente dell'Inps, esperto conoscitore della normativa previdenziale, ed ex sindaco di un comune dei Castelli, aveva richiesto e ottenuto la pensione di vecchiaia, pur continuando a lavorare alle dipendenze dell'Enpaia (Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura). In questo modo, per oltre un decennio, ha incassato sia lo stipendio sia la pensione senza averne diritto. Al termine di accertamenti svolti anche in collaborazione con i due enti di previdenza, è stata fatta piena luce sulla truffa.




L'uomo, a cui l'Inps ha bloccato immediatamente l'erogazione degli emolumenti, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, avendo percepito indebitamente oltre un milione di euro. Gli elementi raccolti dalle fiamme gialle del Gruppo di Frascati hanno consentito alla Procura della Repubblica di Roma di richiedere e ottenere dal Giudice delle Indagini Preliminari il sequestro preventivo di beni immobili e di conti correnti nella disponibilità dell'indagato, per un valore di 400.000 euro. Il funzionario pubblico dovrà anche vedersela con la Procura Regionale della Corte dei Conti per il danno all'Erario. L'ex dirigente dell'Inps è stato denunciato dalla Guardia di Finanza.







A Civitavecchia, invece, la convivente di un anziano morto nel 2011 non aveva denunciato il decesso all'Inps, continuando a percepire le due pensioni, ordinaria e di invalidità. L'incrocio delle risultanze delle banche dati del Comune di Civitavecchia e dell'Inps, che ha evidenziato una posizione previdenziale pendente, ha innescato le indagini delle fiamme gialle della locale Compagnia.



Gli accertamenti sul conto corrente bancario, dove mensilmente venivano accreditate la pensione e l'assegno di invalidità, hanno consentito di risalire alla convivente del beneficiario e ai suoi due figli. I tre, denunciati alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, per truffa aggravata ai danni dello Stato in concorso fra loro, avrebbero percepito, nei tre anni, prestazioni per circa 60.000 euro. Nell'anno trascorso e nei primi quattro mesi del 2014, i reparti dipendenti dal Comando Provinciale hanno scoperto truffe ai danni degli enti previdenziali per 5,5 milioni di euro denunciando 196 persone all'autorità giudiziaria.
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Il Messaggero