OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Dopo l’appartamento (di circa 90 mq) destinato alla concretizzazione del progetto sul Cohousign e la villa di Fidene, confiscata alla criminalità organizzata e consegnata, nel 2019, nelle mani del Municipio III, nei giorni scorsi, due nuovi immobili, uno in via Vernio e un altro a via Val Maira, sono stati messi a disposizione per il progetto “Dopo di Noi”. La giunta di Piazza Sempione ha infatti approvato una delibera per vincolare ai progetti di inclusione e autonomia abitativa per 24 persona con disabilità - per i prossimi 20 anni - i due beni confiscati alla mafia. Ai due edifici si aggiunge anche un villino in via Paolo Monelli messo a disposizione della cooperativa sociale Spes contro Spem.
Treviso, sequestrata la villa della famiglia rom con conti milionari: sul cancello la scritta "vip"
Entro il 2025 le abitazioni potranno usufruire delle risorse del Pnrr per i lavori di ristrutturazione (nel caso dell’appartamento di via Val Maira, 75), per l’implementazione della domotica e di ausili per la vita indipendente dei residenti delle strutture. Gli interventi saranno utili a garantire percorsi autonomi lavorativi e formativi alle persone più fragili. «Un lungo e impegnativo percorso che si concretizza e che tiene insieme la vita indipendente delle persone con disabilità e l’impiego degli immobili confiscati alla criminalità organizzata e affidati al municipio III per progetti di alto impatto sociale sul territorio», ha commentato il Presidente del Municipio III, Paolo Marchionne. «Il nostro impegno come amministrazione - aggiunge al Messaggero l’Assessora alle Politiche Sociali (Municipio III, ndr) Maria Romano - è nel “Durante Dopo di Noi” cercare di implementare sempre più progetti di autonomia abitativa per le persone con disabilità e per le loro famiglie. Un tema che viene da loro sempre più spesso riportato con preoccupazione e a cui noi dobbiamo dare risposte, soluzioni certe e durature».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero