Un piccolo genio allievo di Mogol porta Artena a Sanremo scrivendo quattro brani dei big

Alessandro La Cava, 21 anni, di Artena, mentre compone: un geniale allievo di Mogol
Al Festival di Sanremo Artena ha un suo idolo. È Alessandro La Cava, giovanissimo autore dei testi di quattro canzoni ascoltate lunedì e ieri su Rai1. Ventuno anni,...

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Al Festival di Sanremo Artena ha un suo idolo. È Alessandro La Cava, giovanissimo autore dei testi di quattro canzoni ascoltate lunedì e ieri su Rai1. Ventuno anni, quasi tutti vissuti nella cittadina a quaranta chilometri da Roma, Alessandro è un enfant prodige, un geniale allievo di Mogol, mito dei parolieri di sempre. Alla musica è stato sempre votato e i genitori se ne sono accorti subito. Cioè da quando, a quattro anni, ha cantato la prima canzone con il papà Vincenzo: era “Buona fortuna” dei Pooh. Dopo tanti premi vinti e la partecipazione a diversi concorsi, le sue parole sono arrivate al festival più importante d’Italia. Alessandro è autore dei testi di “Farfalle”, di Sangiovanni, “Insuperabile”, di Rkomi, “Ti amo non lo so dire”, di Noemi, e “Virale”, di Matteo Romano. Tutte in onda. L’artista è in silenzio stampa ma i genitori sono emozionatissimi.


«Siamo contentissimi e tutti orgogliosi di lui», racconta papà Vincenzo. La mamma Cinzia e il fratello maggiore Antonio seguono ogni sera il Festival con un occhio di riguardo per le canzoni di Alessandro, perché anche loro le hanno ascoltate per la prima volta dalla tv. «Siamo in contatto con lui – spiega il papà – ma non ci ha fatto sentire nemmeno un brano: è professionale, direi una tomba». Per seguire la professione l’artista di Artena si è trasferito a Milano da giugno 2021. Non ha però perso i contatti con il paese in cui è cresciuto, dove tutti lo ricordano quando, a sei anni, cantò in piazza “Vespa 50 special” dei Lunapop in una serata di karaoke. Da quel giorno ha fatto tanta strada ispirandosi ai Negramaro. Nel 2009 incise il primo brano per uno spot pubblicitario e l’anno successivo ha partecipato alla prima edizione di “Io Canto”, condotto da Gerry Scotti, confermandosi nelle due edizioni successive. Nel 2011, a dieci anni, ha vinto il premio Mogol ed è entrato nella “Scuola di Mogol”, il Centro Europeo di Toscolano dove si è diplomato. Una carriera lampo e intensa: fino all’anno scorso le canzoni su cui aveva messo la penna avevano già vinto undici dischi di platino e tre dischi d’oro con 200 milioni di ascolti su internet. Di recente il suo nome è collegato ad altri due brani molto famosi di Sangiovanni: “Lady” e “Malibù”. La prima ha ottenuto un triplo disco di platino, la seconda un doppio. Tra un premio e l’altro, ha avuto anche il tempo di scrivere il testo dell’inno della Vis Artena, che milita in serie D.

 

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Il Messaggero