Ikea sbarca nei quartieri: «La merce si ordina sul web»

Ikea sbarca nei quartieri: «La merce si ordina sul web»
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Spazi ridotti, assortimento selezionato, ritmi di fruizione su misura delle esigenze dei clienti e distanze più corte da percorrere per raggiungere gli store, oltre alla possibilità dell'acquisto online da pc, tablet e smartphone. È negli indirizzi di prossimità la chiave del rilancio dei consumi romani e non solo, e di conseguenza dell'economia, almeno secondo Ikea che, all'insegna della vicinanza rinnova il suo concept, proponendo proprio nella Capitale un format ridimensionato per venire incontro alle necessità del pubblico, entrando nei centro urbani e riscoprendo funzione ed efficacia del negozio di prossimità, appunto, opportunamente ripensato.


L'EVENTO
E così, ieri, in viale Giovanni Battista Valente, al Collatino, è stato inaugurato il primo Pick-up & Order Point a marchio della Capitale per acquistare prodotti e ritirare gli ordini online. Non un debutto assoluto. Il test è stato realizzato a Cagliari, lo scorso giugno, con l'apertura del primo Point italiano. «Questa nostra strategia di accessibilità spiega Belen Frau, amministratore delegato Ikea Italia - riguarda principalmente lo sviluppo del canale e-commerce, che permette di operare su superfici ridotte come quelle del pick up point e che nel 2015 ha portato per Ikea Italia un fatturato di 35,5 milioni di euro. Non a caso, per testare questo innovativo format commerciale, Ikea ha inizialmente scelto la Sardegna, un mercato di oltre un milione di abitanti da tempo all'avanguardia su temi come web e connettività. Il pick-up point di Roma rappresenta per noi una sfida importante e un caso unico in cui il nuovo format convive con due punti vendita tradizionali».
 
I NUMERI
Non un semplice esperimento ma un investimento dai numeri significativi: 1,9 milioni di euro impegnati nella realizzazione del Point romano per una superficie complessiva di 1.500 metri quadrati, dei quali 700 per la vendita diretta di 89 complementi d'arredo e 800 destinati a ritiro e ordine dei prodotti. Ancora più significative le stime dell'attività commerciale per il 2017: 15.000 ordini e consegne al Pick-Up & Order Point e circa 100.000 visitatori. Numeri che si aggiungono a quelli dei punti vendita tradizionali. Nel 2015, negli store di Anagnina e Porta di Roma, i visitatori sono stati oltre sette milioni e, sul sito e-commerce, gli ordini 18mila per un totale di 3,4 milioni di euro.

L'OCCUPAZIONE

Dagli incassi all'occupazione. Ikea, in città, ha una ricaduta occupazionale di 814 persone con il 98% di co-worker a tempo indeterminato e il 68% di dipendenti a regime di part-time. Senza dimenticare una presenza femminile pari al 59%. Importante l'attenzione alla salvaguardia dell'ambiente. Nei punti vendita tradizionali, grazie a migliaia di pannelli fotovoltaici, la percentuale di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili è arrivata al 98%. Nella raccolta differenziata, Porta di Roma vanta l'88%. Anagnina, addirittura, il 94%. E a queste realtà si aggiungerà un terzo punto vendita nella zona sud ovest della città.
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Il Messaggero