I turisti romani che in vacanza fotografano rifiuti e scale mobili

I turisti romani che in vacanza fotografano rifiuti e scale mobili
Noi che in vacanza a Lisbona fotografiamo i rifiuti. Noi romani, nativi o acquisiti, quando siamo in viaggio non riusciamo più a goderci la vacanza, ma vediamo tutto...

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Noi che in vacanza a Lisbona fotografiamo i rifiuti. Noi romani, nativi o acquisiti, quando siamo in viaggio non riusciamo più a goderci la vacanza, ma vediamo tutto confrontandolo con i disagi quotidiani della città da cui siamo partiti. Se siamo a Copenaghen pensiamo ai nostri tmb vecchi e traboccanti di rifiuti: li confrontiamo con le linee sinuose del termovalorizzatore, disegnato da un archistar, che appare sullo sfondo alle spalle della Sirenetta. A Londra e Parigi, senza troppa fantasia, ci attardiamo a riflettere sull’efficienza del trasporto pubblico paragonandolo alla metro romana che si ferma e ai bus che vanno a fuoco.


A Berlino commuoviamo mentre facciamo il biglietto della metro con la app del telefonino, mentre a Roma dobbiamo sgomitare davanti a macchinette cervellotiche (e il pagamento con lo smartphone per ora è consentito solo in pochi tornelli). Ci stupiamo se vediamo che all’estero le scale mobili funzionano, magari siamo un po’ ingenui perché in realtà ogni città ha i suoi problemi. E il vecchio detto su Milano, dove la cosa più bella è il treno per Roma, guadagna un nuovo finale: sarà anche vero, ma poi quando arrivi a Termini trovi la fila per i taxi che non ci sono, la metro che si ferma, i bus a fuoco. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero