ROMA L'inferno di fuoco in autostrada. Le fiamme alte che avanzano verso la carreggiata, gli automobilisti che passano in mezzo. «Corri sbrigati, via via», esorta...
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IN TRAPPOLA
L'inferno esplode intorno alle 14,30 quando la temperatura è più rovente. Alle 15 scatta l'Anas dispone la chiusura del lungo tratto di A1, circa 40 chilometri. La carreggiata non viene invasa dal fuoco, ma il fumo sospinto dal forte vento riduce la visibilità e l'aria è irrespirabile. La polizia stradale scorta gli automobilisti e i camionisti rimasti intrappolati nel fumo fino ai primi caselli d'uscita. Insieme con la protezione civile e le pattuglie dell'Anas distribuisce bottigliette d'acqua. Tutto intorno alla Capitale viene bloccato anche l'allacciamento per la A24 è il caos: chi proviene da Sud viene fatto deviare sulle statali. Salaria, Flaminia e Tiberina si trasformano in un serpentone di auto incolonnate. Vito e Luciano, svizzeri di Berna, si fermano con le mogli in un distributore di Fiano. «Veniamo da Bari dicono preferiamo aspettare qui che riapra l'autostrada perché ci hanno detto di fare una deviazione di altri 100 chilometri fino a Civitavecchia per riprendere l'Aurelia fino a Firenze, ma siamo esausti, sono ore che siamo in viaggio». Da Nord la situazione non è migliore. La circolazione viene quasi tutta dirottata sulla superstrada Viterbo-Civitavecchia, il paesino di Bomarzo va in tilt per il passaggio improvviso di migliaia di veicoli.
IL DOLO
Anche giovedì la A1 era stata chiusa all'altezza di Ponzano. Allora un mezzo pesante aveva preso fuoco in marcia e aveva perso pezzi e pneumatici infuocati che avevano innescato un gigantesco rogo tra le sterpaglie. Ma questa volta i soccorritori sono convinti che ci sia una mano incendiaria dolosa. «Al Meana era l'inferno racconta Maurizio, della protezione civile di Soratte, tra i primi ad arrivare e altri roghi erano stati appiccati in quattro punti diversi tra Fiano e Passo Corese. Ogni giorno è una guerra». A spegnere l'incendio sono arrivati i vigili del fuoco da Campagnano Romano e Montelibretti, in volo tre elicotteri della protezione civile regionale e un altro dei carabinieri forestali. In serata uno ne è rimasto a fare la spola caricando acqua dal vicino Tevere per bonificare le macerie fumanti.
«Ho perso 40 moto e le auto sono bruciate allarga le braccia Emiliano, di Nazzano Romano, che ha un deposito a pochi metri dal viadotto con mio fratello abbiamo spostato le bombole del gas in mezzo a una piazzola di cemento per evitare che esplodessero. Qui c'è in giro un piromane». Disagi e paura anche sui treni. Circolazione ferroviaria sospesa, ieri pomeriggio, dalle 16,20 alle 17,50 tra Italia e Francia per un rogo nei pressi del valico di Ventimiglia. E sempre a Roma, nel martoriato territorio del X Municipio quello di Ostia la cui pineta è sotto attacco dei piromani da giorni, per un'ora e mezza è rimasta bloccata la ferrovia Roma-Lido con i passeggeri bloccati a bordo. Centotrenta gli interventi dei vigili del fuoco, ieri, in tutta la provincia romana. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero