Roma, Asl chiude hotel in via Cavour: turista ammalato di legionella

Roma, Asl chiude hotel in via Cavour: turista ammalato di legionella
Un famoso hotel a due passi dai Fori Imperiali, più precisamente in zona Cavour, è stato parzialmente chiuso per un caso di infezione da legionella. Un turista...

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Un famoso hotel a due passi dai Fori Imperiali, più precisamente in zona Cavour, è stato parzialmente chiuso per un caso di infezione da legionella. Un turista straniero ha contratto il batterio durante il suo recente soggiorno nella Capitale e ha segnalato l'episodio al gruppo Trevi della polizia locale.


SANIFICAZIONE
E così gli agenti del supporto operativo commercio su sede fissa due giorni fa sono intervenuti eseguendo una determinazione dirigenziale del dipartimento Politiche sociali sussidiarietà e salute per la chiusura parziale dell'albergo. Dopo la denuncia sono stati effettuati anche i controlli dalla Asl, con campionamenti presi da Arpa Lazio sia dalle tubazioni dell'acqua che dagli impianti di condizionamento delle stanze e bagni: accertata la positività di alcuni campioni, gli agenti hanno immediatamente posto i sigilli a 21 stanze e a 3 bagni dell'hotel, risultati appunto positivi al batterio, notificando assieme alla Asl precise prescrizioni di ripristino ai gestori.

INTERVENTI IMMEDIATI
«Giovedì pomeriggio, dopo gli immediati interventi di sanificazione e pulizia dell'impianto idrico e dei sistemi di ricambio d'aria da parte dei gestori - spiegano i vigili - gli ispettori sanitari hanno disposto la sospensione del provvedimento dell'albergo, che ha ripreso l'attività ricettiva». Venire in vacanza a Roma e rimanere vittima di un batterio aggressivo come la legionella «non è una bella fotografia per la città», dicono alcuni turisti. Da quasi 10 anni le strutture turistico recettive ad uso collettivo hanno l'obbligo di procedere alla Valutazione del rischio legato all'infezione da Legionella ed elaborare un documento specifico. Gli impianti di condizionamento aumentano la probabilità di contrarre il batterio.

IL SUO HABITAT

Il serbatoio naturale di questo virus è l'ambiente ed è da qui che il germe passa nei siti che costituiscono il serbatoio artificiale (condotte della rete idrica cittadina, impianti idrici di singoli edifici, ecc.) ed ha il suo picco di moltiplicazione ad una temperatura compresa tra i 25 e i 42°C. Febbre alta, cefalea, tosse e brividi di freddo (in alcuni casi anche perdita di appetito) si riscontrano una volta contratto il batterio, insomma sintomi spesso simili ad una comune influenza.
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Il Messaggero