Roma, cucina a gas sulle spalle, ecco i venditori ambulanti di hot dog, ma scatta la denuncia

Roma, cucina a gas sulle spalle, ecco i venditori ambulanti di hot dog, ma scatta la denuncia
Venditori ambulanti di hot dog nello stile di quelli dei wurstel di Berlino, molto popolari nelle zone frequentate dai turisti. Ma a Roma la novità presenta ancora zone...

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Venditori ambulanti di hot dog nello stile di quelli dei wurstel di Berlino, molto popolari nelle zone frequentate dai turisti. Ma a Roma la novità presenta ancora zone d'ombra dal punto di vista normativo: i vigili urbani, gruppo Aurelio, sono intervenuti in via di Porta Cavalleggeri 15 zona Vaticano, fermando due venditori ambulanti di "hot dog" che cuocevano i cibi sul posto mediante dei barbecue alimentati a gas: i venditori di fatto indossavano una struttura di tubi metallici che conteneva una bombola di gas sulla schiena, e una piastra per la cottura sul davanti, cucinando e vendendo i panini praticamente al di sotto delle mura vaticane, luogo peraltro particolamente sotto controllo dal punto di vista ordine pubblico.


Al momento del controllo i due, accompagnati da una terza persona, tutti italiani facenti capo ad una Srl, asserivano la regolarità dell'attività e il corretto possesso delle necessarie autorizzazioni.

A tutela della salute pubblica, dopo un primo controllo amministrativo, i Vigili hanno richiesto un intervento da parte di ispettori Asl, in quanto i cibi e le salse risultavano immagazzinati in un contenitore termico all'interno di un'autoveicolo: le verifiche, con adeguata strumentazione, hanno rilevato una temperatura di conservazione di 15°, ben al di sopra dei 4° massimi prescritti dalla legge.

Oltre a ciò i Vigili hanno ritenuto necessari ulteriori controlli sulla sicurezza delle "cucine mobili" e sull'igiene dei cibi, visto che i due ambulavano in aree ad alta concentrazione di traffico veicolare, di turisti e pedoni, con i cibi esposti all'aria e al vento, protetti solo da scarsissime protezioni in plexiglass. Condotti i tre negli uffici per ulteriori accertamenti gli agenti, oltre alle sanzioni amministrative, hanno proceduto al sequestro penale di tutte le attrezzature. E' stata redatta una informativa per l'Autorità Giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero