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“Bad Gateway” si legge sulla finestra del portale “Salute Lazio”. Impossibile prenotare un vaccino, scaricare un referto che sia l’esito del tampone o qualsiasi altra analisi. L’attacco hacker entrato in azione sabato sera intorno alla mezzanotte ha interrotto tutte le operazioni della Regione sulla campagna vaccinale e non solo. E se il blocco dovesse durare ancora per più giorni a rischio è anche il rilascio del Green pass per decine di cittadini. È corsa contro il tempo per evitare il peggio, mentre le indagini della polizia postale vanno avanti per “individuare” dove si è collocato l’hacker centinaia di persone sono a lavoro per cercare di rilanciare il portale regionale nel più breve tempo possibile.
Il piano B
La Regione già pensa a un piano “B” per recuperare le prenotazioni saltate ieri: si potrebbe prevedere l’apertura delle immunizzazioni senza appuntamento negli hub nei prossimi giorni al fine di non inficiare l’esito della campagna. Un po’ come hanno fatto nell’Asl Roma 5 ieri per le vaccinazioni dei 12-16enni: bastava recarsi nei centri e mettersi in fila senza prenotare l’appuntamento.
Ma gli esiti di questa vicenda - che stranamente si verifica proprio nel giorno in cui il Lazio taglia il traguardo del 70% di immunizzati in seconda dose - sono molto preoccupanti.
Il Green Pass
Il problema più grande riguarda il Green pass: il certificato verde viene rilasciato dal ministero della Salute ma se questo non riceve i dati dalle Regioni il sistema si interrompe. Di media ci vogliono 48 ore per ottenere il documento se il blocco persisterà per più giorni si deve calcolare un ritardo seguente di almeno 24 ore. Quindi chi pensava di ottenerlo tra due giorni, dovrà aspettare 72 ore e così via. Anche se l’assessore D’Amato rassicura: «Ringrazio il Commissario Figliuolo per la disponibilità che ci ha dato nel garantire il supporto nel trasferimento dei flussi nell’anagrafe vaccinale nazionale. Non ci fermeremo di fronte a questo attacco».
Il Messaggero