Guidonia, morto anche il secondo rapinatore: colpito da un agente fuori servizio

Guidonia, morto anche il secondo rapinatore: colpito da un agente fuori servizio
E' morto anche il secondo rapinatore ferito dal poliziotto fuori servizio intervenuto a Guidonia per sventare un colpo in strada. Simone Brunetti, il 12 giugno, aveva avuto il...

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E' morto anche il secondo rapinatore ferito dal poliziotto fuori servizio intervenuto a Guidonia per sventare un colpo in strada. Simone Brunetti, il 12 giugno, aveva avuto il tempo di vedere morire l'amico e complice Emanuele Taormina colpito da due proiettili, prima di essere trasportato in condizioni disperate, ma vigile, al pronto soccorso. Ma dopo un mese e mezzo di agonia ha smesso di lottare. Nel reparto di rianimazione dell'Umberto I la morte è stata dichiarata ieri mattina, dopo tre interventi, l'ultimo, di trapianto del fegato di un paio di giorni prima. La pallottola che gli ha trapassato l'addome aveva scatenato infezioni a catena.


LE INDAGINI
La posizione giudiziaria dell'agente, un atleta delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, ora si è aggravata. L'iscrizione nel registro degli indagati è variata: dovrà rispondere di duplice omicidio colposo. Un colpo, quello di via delle Mimose, finito nel peggiore dei modi. Simone Brunetti, quella mattina invece di trovarsi a Portonaccio nell'officina meccanica dove lavorava in permesso dai domiciliari, era uscito all'alba da casa con l'amico Emanuele Taormina per speronare con un Fiorino bianco rubato l'auto di un commerciante che in mattinata avrebbe dovuto depositare novemila euro in banca, in via delle Mimose. Alle nove il tamponamento e il pestaggio della vittima col calcio della pistola. Qualcosa però è andato storto e i due amici, con passamontagna calato e pistola in pugno, sono scappati via senza bottino verso un giardinetto.

LE ACCUSE

L'agente che era lì seduto sul suo motorino non lontano dalla banca, li ha rincorsi, ha tentato l'«alt polizia» e poi ha aperto il fuoco, centrando i due rapinatori, che a suo dire gli avrebbero spianato la pistola contro. «Abbiamo sperato fino all'ultimo - ha detto Marco Brunetti, il padre della vittima - Speravamo che Simone guarisse, nonostante la gravità. Speravamo che capisse lo sbaglio commesso. Ora speriamo che quello che è accaduto a nostro figlio non accada più. Aveva vent'anni e una pistola giocattolo. Quell'agente ha sparato alle spalle, mentre stavano fuggendo. Sono morti due ragazzi». A escludere l'ipotesi più grave dell'omicidio volontario per l'agente - appena trasferito in una località non rivelata per motivi di sicurezza - la scriminante dell'eccesso colposo dell'uso legittimo delle armi. Il procuratore capo di Tivoli Francesco Menditto, titolare dell'inchiesta assieme al collega Gabriele Iuzzolino, nei primi passi dell'inchiesta, hanno ritenuto che l'agente avesse sparato tre colpi, contro i due rapinatori, abusando della legittima difesa. Intanto giovedì sono stati avviati gli accertamenti balistici sugli abiti della prima vittima. Ieri anche la procura di Roma ha aperto un fascicolo sul caso. Il pm Antonia Giammaria ha disposto per oggi la nomina di un medico legale, Mariarosaria Aromatario, per procedere all'autopsia di Brunetti e certificare così le cause della morte. Tra i primi ad annunciare la morte è stato il legale di Simone Brunetti, l'avvocato Emanuele Libertazzi, che lo aveva assistito pure in una precedente grana: «Gli errori si pagano dando modo di riflettere sui propri errori per divenire una persona migliore - ha scritto su Facebook - Nessuno può decidere sulla vita e sulla morte». Negli ultimi giorni Simone Brunetti non era più piantonato in ospedale. Le sue condizioni erano disperate. Dopo il colpo per lui era stato disposto l'arresto per tentata rapina. Nella misura cautelare è finita anche una frase che avrebbe riferito subito dopo il ferimento: «Mo aspetta che guarisco e poi je faccio vedè io che je faccio a sto bastardo». Brunetti era indagato ma anche testimone chiave. Presto a Guidonia si svolgeranno i funerali. Per la commemorazione dell'amico ad Albuccione bara bianca, centinaia di palloncini e musica melodica in strada con gli altoparlanti.

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Il Messaggero