Guerriglia rom-vigili e spunta la pistola

Guerriglia rom-vigili e spunta la pistola
Tensione ieri mattina davanti al centro di accoglienza in via Amarilli, tra La Rustica e Tor Sapienza, dove nella notte tra domenica e lunedì è scoppiato un incendio. Secondo...

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Tensione ieri mattina davanti al centro di accoglienza in via Amarilli, tra La Rustica e Tor Sapienza, dove nella notte tra domenica e lunedì è scoppiato un incendio. Secondo quanto denunciato dai vigili, alcuni agenti del gruppo sicurezza pubblica emergenziale, impegnati sul posto per verificare la situazione della struttura, sgomberata per motivi di sicurezza, sono stati circondati e aggrediti da alcuni nomadi.




LA RICOSTRUZIONE

La tensione sarebbe salita quando gli agenti hanno chiesto ai proprietari dei furgoni di spostare i mezzi che impedivano l'accesso al cortile del centro accoglienza. Quattro persone avrebbero aizzato la folla a occupare abusivamente il centro. Ma la situazione sarebbe degenerata quando gli agenti hanno invitato alcune persone a fornire le proprie generalità. A quel punto, raccontano i vigili, sono stati circondati e aggrediti con manici di scopa, mazze e bottiglie. Un agente avrebbe utilizzato lo spray al peperoncino per difendersi dall'aggressione di alcuni cani randagi che, stando alla versione degli agenti, gli sarebbero stati aizzati contro.



Lo spray avrebbe colpito accidentalmente una ragazzina, che è stata soccorsa sul posto da un'ambulanza, mentre due vigili sono finiti all'ospedale così come pure il comandante Antonio Di Maggio. Risultato: tre persone, che si sono date alla fuga, sono state denunciate per violenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale, mentre altre due, tra cui un minore, sono stati sottoposti al fotosegnalamento: il maggiorenne sarebbe in stato di fermo. Per i nomadi però le cose sono andate diversamente: «Dopo aver trascorso la notte dormendo in strada, con a disposizione soltanto una coperta, abbiamo subito una selvaggia aggressione da parte dei vigili».



E c'è chi aggiunge: «Una ragazzina è stata colpita con un pugno in pancia e le hanno spruzzato lo spray al peperoncino. Ci hanno pure minacciati con la pistola e hanno sparato contro il muro». Pronta la risposta del comandate della Polizia Locale, Raffaele Clemente: «Nel parapiglia, mentre alcuni agenti sono stati colpiti con bastoni e scope uno di loro, circondato da diverse persone, ha impugnato la pistola di ordinanza con il solo obiettivo di evitare che gli fosse sottratta. L'arma non è stata né puntata e né usata». Francesca Danese, accusata dall'Associazione Nazione Rom di aver promesso invano alloggi alternativi agli sfollati di via Amerilli, spiega: «Avevamo allertato tutti i servizi ma le famiglie non hanno voluto spostarsi».



L'intenzione ora è quella di trasferire i 100 rom ospitati nella struttura in altri centri d'accoglienza. L'assessore sottolinea, infatti, che il contratto con Casa della solidarietà, ente gestore del centro accoglienza, «scade a fine aprile». «Ovviamente i costi del trasferimento degli ospiti saranno a carico loro - precisa - Noi stiamo trovando la soluzione migliore». E aggiunge: «Ho la città che mi sta esplodendo sotto le mani. Ho avuto un altro brutto avvertimento con questo centro dato alle fiamme, che stavo oltretutto chiudendo. Ci tengo a dire però che c'è un'esplosione nuova di terzo settore, uomini e donne, volontari, che non potevano entrare in quei sistemi, che avevano le porte chiuse, e che ora tornano ad occuparsi del bene comune». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero