E’ pari a zero il rischio contagio antrace da uomo a uomo e non c’è pericolo per il consumo di ortaggi o frutta. Inoltre, entro pochi giorni sarà...
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La preoccupazione nei residenti si è concentrata soprattutto sugli animali e i prodotti della terra che si trovano nelle immediate della cosiddetta “zona infetta”: “Possiamo consumare le olive dei nostri alberi? – hanno chiesto alcuni cittadini – siamo anche preoccupati per un fontanile dove due volte al giorno circa 70 vacche venivano ad abbeverarsi e in prossimità facevano escrementi. Potete bonificarlo?”.
Il sidaco e i funzionari Asl hanno garantito massima attenzione al caso: il fontanile sarà oggetto di bonifica e al momento non ci sono bovini al pascolo tranne una mucca e un vitello inselvatichiti che però sono in ottimo stato di salute.
L’allevamento dove c’è stata una moria di 13 bovini e successivo contagio di un veterinario non potrà ne produrre latte e neppure inviare carni al macello per un lungo periodo. Mostarda ha tenuto a dire che l’Ente Parco regionale dei Castelli Romani ha precisato che nessuno dei Guardiaparco è stato contagiato: “Sono tutti in perfetta salute”. Il direttore generale ha inoltre sottolineato che a rischio contagio sono stati solo i soggetti che sono venuti in contatto con le carcasse degli animali infetti ma che di fatto nessun altro caso si è verificato dal 25 agosto in poi, dopo i due che hanno interessato, con malattia cutanea, un veterinario e un allevatore.
Attenzione è stata riservata al fatto che le istituzioni di fronte ad una emergenza rilevante abbiano prontamente affrontato il problema, mettendo in campo tutte le azioni mirate per isolare il batterio. Insomma l’allarme, secondo Asl e amministrazione locale, va considerata superata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero