Grande Impero, una «Gita fuori porta» contro gli sprechi alimentari per 50 studenti di Roma

Prosegue il progetto «Il nostro impegno quotidiano» per un uso più consapevole del cibo e della riduzione degli sprechi alimentari

Grande Impero, una «Gita fuori porta» contro gli sprechi alimentari per 50 studenti di Roma
Prosegue il progetto «Il nostro impegno quotidiano», che mira ad un uso più consapevole del cibo e alla riduzione degli sprechi alimentari, ideato e portato...

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Prosegue il progetto «Il nostro impegno quotidiano», che mira ad un uso più consapevole del cibo e alla riduzione degli sprechi alimentari, ideato e portato avanti da Grande Impero e dall’Associazione Meraki. L’azienda leader nel settore della panificazione artigianale ha voluto organizzare una giornata all’azienda agricola Regina Viarum di Roma, alla quale hanno preso parte 50 studenti dell'Istituto Cristo Re di Roma.

Durante la giornata i ragazzi presenti hanno lavorato in laboratori didattici a tema “km zero”, dedicandosi alla produzione e alla conoscenza del miele, degli ortaggi, dell’olio, della ricotta e dei formaggi. A fare gli onori di casa è stata Federica Gianni, titolare dell'azienda agricola Regina Viarum: «Siamo profondamente orgogliosi di condividere iniziative di valore che sposano perfettamente la nostra filosofia, ovvero il “sapere ed i sapori”: informare i nostri ospiti attraverso la degustazione di prodotti di qualità, coltivati a km zero, in un ambiente che riconduce alla storia dalla quale trarre grandi insegnamenti».

 

 

Una vera e propria gita fuori porta, quindi, che ha visto Grande Impero dar valore all’origine dei prodotti genuini, utilizzati in maniera sana e consapevole. Un impegno che l’azienda porta avanti da tempo, come testimoniato anche dalla presenza di Antonella Rizzato (CEO di Grande Impero) in Commissione Senato per la discussione del DDL 413, riguardante le disposizioni sulla produzione e la vendita del pane. «Per troppi anni – ha dichiarato Rizzato in Senato, in occasione della discussione del DDL 413 – la panificazione artigianale ha subito una normazione lontana dalle reali problematiche di chi, come noi, è impegnato quotidianamente in una produzione che salvaguardi la qualità e mantenga inalterati i processi e gli ingredienti. Sono l’acqua, la farina, la pasta madre, insieme alla lunga lievitazione e a ingredienti indispensabili come il sacrificio, l’abnegazione e l’amore che fanno il pane.

 

 

Tutto il resto è un surrogato o un cugino lontano del quale sappiamo pochissimo. Ringrazio, quindi, questo Governo per aver posto l’accento sull’importanza del Made in Italy e la sua tutela. Ringrazio il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida e il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per aver promosso la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Unesco. Il pane è alimento principe della cucina italiana e per questo meritevole di supportare a pieno titolo il processo di riconoscimento».

«Grande Impero, negli anni, ha investito per migliorarsi sempre di più e per poter affermare, con certezza e soddisfazione, di essere l’unica azienda produttrice di pane artigianale per la grande distribuzione. Siamo mossi dallo stesso obiettivo che ha spinto la Commissione nella redazione di questa proposta di legge: informare il consumatore in modo chiaro e trasparente, tutelando il processo di acquisto. È per questo – ha concluso Rizzato – che abbiamo integrato l’attività di produzione e vendita con iniziative di divulgazione scientifica che mirano a sottolineare l’importanza di una corretta e sana alimentazione».

 

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Il Messaggero