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Per il crollo al Globe Theatre di Roma, all'interno di Villa Borghese, avvenuto il 22 settembre scorso, la procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di lesioni colpose e crollo colposo uno dei responsabili della gestione del teatro: la tragedia sfiorata, quella mattina, quando uno dei piloni portanti delle gradinate esterne ha ceduto sotto il peso delle persone presenti, causando il ferimento di dodici studenti del liceo Saffo di Roseto degli Abruzzi, si sarebbe potuta evitare programmando interventi periodici di manutenzione della struttura (ne erano stati fatti alcuni solo nel corso del 2021).
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Un compito che, per gli inquirenti, spettava all'uomo che, per ora, è l'unico indagato. In attesa di verificare quante sono le denunce e la gravità dei danni subiti dai feriti, si esclude la responsabilità del Comune di Roma e della ditta che si occupava delle manutenzioni.
L'INCIDENTE
Alle ore 13,30 del mattino, il 22 settembre, è da poco finita la rappresentazione teatrale del Macbeth di William Shakespeare, a cui partecipano circa seicento persone, quando il Globe Theatre, amato e voluto da Gigi Proietti nel cuore di Villa Borghese ad immagine e somiglianza di quello londinese, cede: la scala esterna in massello delle Ardenne collassa sotto il peso delle persone che stanno uscendo dal teatro, a causa del cedimento di un pilone che si trova al di sotto dei gradini.
Sul luogo dell'incidente, oltre ai vigili del fuoco che sequestrano la struttura anche gli investigatori del commissariato Salario- Parioli che, in seguito, inviano una relazione in procura sulla base dei rilievi effettuati dalla polizia scientifica. Le prime testimonianze raccolte dalle vittime danno un apporto alle indagini: «Abbiamo avuto la sensazione di pericolo perché gli steward ci dicevano di stare attenti racconta uno degli studenti coinvolti - ho avuto paura, ho sentito come se il legno cedesse, e per questo ho cambiato posizione».
La risposta del comune di Roma (proprietario del Globe, in carico però al Teatro di Roma) non tarda ad arrivare: il sindaco Gualtieri istituisce una commissione tecnica per verificare il rispetto degli obblighi della convenzione fra Roma Capitale e il Teatro di Roma e il rapporto tra quest'ultimo e la società Politeama srl che gestisce la stagione teatrale, per accertare eventuali responsabilità sull'accaduto. Intanto, la procura, dopo gli accertamenti coordinati dai pm Gianfederica Dito e Eugenio Albamonte, e dall'aggiunto Giovanni Conzo, apre un'inchiesta per crollo e lesioni colpose sul cedimento delle scale: secondo una prima ricostruzione, a rompersi è stato un giunto di ferro che fa da collante tra i piloni portanti della scala e, il suo distacco, ha fatto slittare i gradini in avanti. Nel mirino degli inquirenti, però, finisce anche la qualità del legno massello e, per questo, si punta ad accertare eventuali responsabilità sulla manutenzione della struttura. L'ultimo intervento di ispezione del teatro, infatti, risale a maggio del 2021 per verificarne l'agibilità per il mese successivo. A distanza di cinque mesi dall'incidente, la svolta: nel registro degli indagati spunta il primo nome. Si tratta di uno dei responsabili della gestione del teatro, incaricato di programmare interventi periodici di manutenzione. L'uomo è indagato con l'accusa di lesioni colpose e crollo colposo.
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Il Messaggero