Sono 30 le pattuglie che Prefettura e Questura hanno deciso di destinare al controllo degli autobus di Roma. Dopo avere dislocato quasi tutti i 700 militari inviati di rinforzo...
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IN UNIFORME
Non saranno controlli in borghese: gli agenti saranno armati e in divisa. In modo da rassicurare i cittadini a bordo e dissuadere i malintenzionati. «Tra pochi giorni - ha detto ieri il questore D'Angelo - vareremo un nuovo sistema di controllo sui mezzi Atac e su tutto il trasporto urbano. Saremo presenti sugli autobus con le nostre pattuglie».
I controlli dovrebbero concentrarsi sulle linee dirette verso San Pietro, verso la stazione Termini e lungo i percorsi giubilari individuati dal Vaticano.
Al momento non è prevista la presenza dei militari a bordo dei mezzi di Atac. I soldati continueranno ad occuparsi della sicurezza nelle fermate delle metropolitane: tutte le stazioni della metro A, tutte quelle della linea B, gran parte di quelle della metro C, ad eccezione di una decina di stop che verranno comunque tenuti sotto controllo grazie a una sorveglianza di tipo «dinamico».
SCALI FERROVIARI
È stata potenziata anche la sicurezza della stazione Termini. Oltre ai soldati dell'Esercito, già da due mesi è scattato un piano di potenziamento dei controlli. All'interno dello scalo ferroviario, uno dei principali nodi di scambio ferroviari per l'Anno Santo, insieme alla stazione Tiburtina, le Ferrovie hanno messo in campo 182 operatori di vigilanza. La guardia, da parte di polizia e carabinieri, resta alta, anche se il gli ultimi sessanta giorni di verifiche potenziate hanno fatto registrare una flessione dei reati di oltre l'80%. Sono stati rafforzati i controlli anche a Tiburtina, sia delle forze dell'ordine che dell'Esercito.
IN PREFETTURA
Sul fronte trasporti, ieri si è svolto un vertice a Palazzo Valentini, dove un delegato del prefetto ha incontrato alcuni rappresentanti dell'Usb, la sigla che proprio ieri ha scioperato sulle 100 linee periferiche gestite dalla concessionaria Roma Tpl. La protesta, che secondo il sindacato avrebbe ottenuto l'adesione dell'80% degli autisti, è originata dal ritardo del pagamento degli stipendi da parte della società. I lavoratori hanno chiesto di poter incontrare nei prossimi giorni anche il commissario del Campidoglio, Francesco Paolo Tronca. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero