Giubileo, Orfini: «Decreto entro fine mese. Il Campidoglio non va sciolto»

Giubileo, Orfini: «Decreto entro fine mese. Il Campidoglio non va sciolto»
«Roma secondo noi non va sciolta per mafia, ma un minuto dopo dell'arrivo della relazione del prefetto Gabrielli, se sarà positiva per noi, dovremo sederci intorno a un...

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«Roma secondo noi non va sciolta per mafia, ma un minuto dopo dell'arrivo della relazione del prefetto Gabrielli, se sarà positiva per noi, dovremo sederci intorno a un tavolo, anche con il segretario del Pd, per avviare la fase due del governo di questa città, ossia capire come fare ancora di più di quello che già stiamo facendo». Matteo Orfini interviene dal palco della festa dell'Unità, nella sua veste di commissario del Pd romano, lanciando la palla avanti, oltre quel documento di Gabrielli «che, inevitabilmente, farà da spartiacque per questa città». «Aspettiamo la relazione di Gabrielli e finalmente avremo il giudizio che tutti stiamo aspettando - aggiunge - Lo attendiamo con tranquillità e con rispetto del lavoro del prefetto».




L'AMMINISTRAZIONE

Orfini difende l'operato di Ignazio Marino: «La differenza è nel fatto che abbiamo un ex sindaco indagato per associazione mafiosa e quello attuale sotto scorta perché minacciato dalle organizzazioni criminali». Ma la chiusura del lavoro del prefetto non sbloccherà solo l'auspicato cambio di passo di Palazzo Senatorio: «E' chiaro che anche il decreto sul Giubileo arriverà dopo la relazione - spiega il commissario romano dem - anche perché ci sono due scenari, molto diversi tra loro, a seconda degli esiti. Il decreto, quindi, arriverà a breve, con fondi e divisioni di competenze tra sindaco e prefetto».



«Noi siamo per il modello Expo, da utilizzare anche per organizzare l'Anno santo», sottolinea Orfini, che comunque non nasconde i problemi: «A Roma abbiamo avuto una parte del Pd, impegnato in una lotta tra fazioni, che ha frenato l'azione di Marino, e ora grazie alle inchieste capiamo il perché. D'altronde questo è il motivo per cui sono qui adesso». A giorni, peraltro, «partirà la chiusura dei circoli Pd non regolari: stiamo terminando il lavoro, incrociando i nostri dati con la relazione di Fabrizio Barca. Entro luglio ci saranno novità». E per un nuovo tesseramento dei democrat romani c'è un commissariamento, aperto a dicembre che potrebbe concludersi entro l'anno: «Io spero di completare il mio compito entro l'inizio del Giubileo», assicura il presidente nazionale del Pd.



IL CAMBIO DI PASSO


Poi, comunque, in Campidoglio bisognerà cambiare passo. Come? «La fase 2 significa affrontare i problemi della città ancora di più e rilanciare la Capitale con le direttrici strategiche - spiega Orfini - Se avremo vinto la partita dello scioglimento ci vedremo tutti, anche con il segretario del Pd, per capire come rilanciare l'azione amministrativa». E a chi gli chiede se ci sarà un rimpasto nella giunta, risponde: «Questo lo vedremo dopo». Poi, un pensiero al presidente del consiglio, al quale pure imputa «di aver sbagliato» nell'attaccare, in questa fase, il sindaco di Roma. «Penso che la cosa più bella che il premier Renzi ha fatto da quando c'è stata Mafia Capitale è stata, il giorno dopo, lanciare la sfida olimpica. Perché è il modo in cui bisogna reagire. C'è la mafia, ci sono dei problemi, proviamo a vincere le Olimpiadi, perché noi la vogliamo giocare all'attacco questa partita», dice Orfini. «Quindi quello che dico a Renzi - aggiunge il commissario Pd - è che noi faremo la nostra parte ma il presidente del Consiglio deve aiutare Roma. La Capitale ha bisogno che il governo la senta come priorità». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero