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La sua è una storia di sacrificio e coraggio e il Municipio II ha voluto ricordare anche quest’anno l'eroica impresa di Ugo Forno, il giovane partigiano ucciso dai tedeschi il 5 giugno del 1944 a Roma. “Ughetto” era uno studente della scuola media “Settembrini”, nel quartiere Trieste della Capitale. Cresciuto in via Nemorense, aveva solo 12 anni quando quella mattina di 80 anni fa decise di affrontare i tedeschi e salvare il ponte di ferro, sul fiume Aniene, considerato un collegamento fondamentale con il Nord Italia. Il ragazzino insieme ad altri quatto giovanotti riescono a scongiurare la distruzione del viadotto facendo saltare l’azione di sabotaggio tedesca. Ma nello scontro a fuoco, il piccolo eroe venne colpito e perse la vita insieme al ventenne Francesco Guidi. Gli altri tre ragazzi furono gravemente feriti.
L’evento di stamani, «Non abbiamo la memoria corta», ha commemorato le vittime del nazifascimo, l'orrore della Shoah e le gesta di Ugo Forno. Presenti gli studenti della scuola Maria Ausiliatrice del Municipio II insieme alle istituzioni, all’associazione “Parenti e amici di Ugo Forno”, Fabrizio Forno, Felice Cipriani, allo storico Matteo Marroni, Carlo Capponi (Anpi). E ancora: Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio e il regista, attore e divulgatore di storia romana, Gherardo Dino Ruggiero con il suo “Carro de’ Comici”. La commemorazione presso la Ciclabile Aniene considerata il luogo della memoria dove Ugo Forno ( e il gruppo di partigiani) riuscirono a mettere in salvo il ponte ferroviario. Nei giorni scorsi un gruppo di volontari di Retake Roma Sacco Pastore e della Protezione Civile hanno condotto un importante intervento di bonifica e pulizia del Belvedere. «Il nostro Municipio - ha dichiarato la presidente Francesca Del Bello - ha tantissimi luoghi della memoria: dal Belvedere Ugo Forno, al parco Nemorense, al giardino di via Pietro Mascagni dove la lapide dedicata al partigiano è stata rubata e subito ricollocata. E’ un esercizio continuo il nostro - ha proseguito la minisindaca - affinché i simboli siano tutelati ogni giorno e la memoria sia sempre mantenuta viva attraverso i luoghi del nostro territorio».
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