Il ginecologo Antinori viola obbligo di dimora due volte in tre giorni e torna ai domiciliari

Severino Antinori
Per aver violato due volte in tre giorni l'obbligo di dimora a Sabaudia ed essere stato sorpreso a Roma, una volta dalla Gdf e un'altra volta dalla figlia, Severino...

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Per aver violato due volte in tre giorni l'obbligo di dimora a Sabaudia ed essere stato sorpreso a Roma, una volta dalla Gdf e un'altra volta dalla figlia, Severino Antinori, imputato per un presunto prelievo forzato di ovuli a una donna, si è visto aggravare la misura cautelare ed è tornato agli arresti domiciliari nella sua casa sulla costa laziale. Lo ha deciso, su richiesta del pm Maura Ripamonti, il giudice dell'ottava penale del Tribunale di Milano, Luisa Ponti, davanti al quale si aprirà il processo al ginecologo. 


Per Severino Antinori, finito agli arresti domiciliari lo scorso 13 maggio con l' accusa di aver prelevato a forza 8 ovuli a una giovane infermiera spagnola per poi reimpiantarli, una volta fecondati, a tre donne già in lista d'attesa, dopo aver trascorso qualche giorno anche in cella per aver violato il provvedimento del gip, il 19 luglio si è visto alleggerire la misura cautelare: il gup Anna Magelli, davanti al quale si stava celebrando l'udienza preliminare, ha accolto la richiesta del pm Ripamonti disponendo per il medico l'obbligo di dimora nella sua casa al mare a Sabaudia (Latina). Ma il 5 settembre scorso, Antinori è stato sorpreso a Roma dalle Fiamme Gialle nel corso di un controllo, e tre giorni dopo, l'8 è stato trovato nella sua clinica romana dalla figlia, la quale poichè il padre aveva violato la misura disposta dal giudice, si è precipitata ad avvertire le forze dell'ordine. Così, venerdì scorso, la Procura si è vista costretta a chiedere al Tribunale l'aggravamento della misura cautelare. Sabato il provvedimento che ha ristabilito gli arresti domiciliari
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Il Messaggero