Gay suicida, Roma scende in piazza: «Subito legge contro omofobia»

Gay suicida, Roma scende in piazza: «Subito legge contro omofobia»
Un sit-in nella 'Gay Street' di Roma per chiedere al governo di approvare urgentemente un decreto legge contro l'omofobia. Sono centinaia le persone scese in piazza...

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Un sit-in nella 'Gay Street' di Roma per chiedere al governo di approvare urgentemente un decreto legge contro l'omofobia. Sono centinaia le persone scese in piazza questa sera, all'ombra del Colosseo, portando un fiore giallo «contro le solitudini e le discriminazioni».




Il mondo gay della Capitale si mobilita dopo il suicidio di Simone, il giovane romano di 21 anni che si è tolto la vita nella notte tra sabato e domenica dopo avere scritto una lettera in cui diceva di avere subito vessazioni perché gay. In piazza anche politici: dal candidato alla segreteria del Pd Gianni Cuperlo al vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio. La manifestazione è iniziata con un minuto di silenzio in ricordo di Simone. In tanti hanno portato candele e fiori gialli per ricordarlo. Sul palco allestito con sfondo Colosseo campeggia la scritta 'Gli omofobi facciano i conti con la propria coscienza'.



«Negli ultimi mesi è il terzo caso che avviene a Roma - commenta il portavoce di Gay Center Fabrizio Marrazzo - e noi vogliamo richiamare l'attenzione delle istituzioni. Serve al più presto una vera legge contro l'omofobia. Nel frattempo il governo deve varare un decreto d'urgenza che sia l'estensione della legge Mancino». E la tragedia del ragazzo suicidato a Roma testimonia come il problema dell'omofobia sia ancora vivo tra i giovani. Proprio oggi, da un'indagine svolta dal portale specializzato Skuola.net, è emerso che uno studente su cinque avrebbe problemi se il suo migliore amico gli confessasse di essere gay. Di questi, il 12% addirittura sarebbero indecisi se rompere o meno l'amicizia, mentre più dell'8% consiglierebbe al suo amico di incontrare uno psicologo. Questo nonostante per quasi l'80% dei ragazzi l'omosessualità dell'amico non influenzerebbe il rapporto di amicizia.



E per contrastare l'omofobia scende in campo anche il Campidoglio che si colorerà d'arcobaleno. La bandiera Rainbow, simbolo dei movimenti omossessuali e Lgbt, sventolerà su Palazzo Senatorio dal 9 al 15 gennaio. A deciderlo l'Aula Giulio Cesare che ha approvato una mozione a firma Imma Battaglia (Sel) in cui si fissa inoltre per la giornata del 13 gennaio 2014 una seduta dell'assemblea capitolina straordinaria alla quale parteciperanno le associazioni e i rappresentanti delle 'famiglie arcobalenò. «È un grande successo della politica - commenta Battaglia - ed è la risposta all'omofobia che una città a vocazione internazionale come Roma deve dare al mondo. Il vessillo colorato, infatti, è il simbolo universale della comunità Lgbt». Domani intanto ci saranno i funerali di Simone: le esequie si svolgeranno alle 11 nella chiesa San Giustino Martire al quartiere Alessandrino dove il giovane viveva.
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Il Messaggero