Alfano: il sindaco firma autografi Il prefetto: lunedì annullo gli atti La Curia: atto ideologico e mistificatorio

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Tempo un'ora e subito Ignazio Marino è finito sotto il fuoco incrociato di Viminale, Prefettura e Vicariato. Il primo affondo è arrivato - via Twitter - dal ministro degli...

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Tempo un'ora e subito Ignazio Marino è finito sotto il fuoco incrociato di Viminale, Prefettura e Vicariato. Il primo affondo è arrivato - via Twitter - dal ministro degli Interni Angelino Alfano: «Firma Marino non ha alcun valore giuridico,trascrizioni non valide. In pratica il sindaco firma #autografi».




Un modo per dire che le sedici trascrizioni avvenute nella sala della Protomoteca, in Campidoglio, non hanno alcun valore giuridico, anzi saranno presto cancellate.



Concetto espresso a stretto giro di posta dal prefetto Giuseppe Pecoraro, che in rispetto della circolare del Viminale fa sapere: «Lunedì inviterò immediatamente il sindaco alla cancellazione di tali trascrizioni. Ove non dovesse procedervi provvederà all'annullamento delle stesse secondo le prescrizioni di legge».



E poi c'è il Vicariato. Angelo Zema, responsabile di Roma Sette, il settimanale della diocesi di Roma va all'attacco del chirurgo dem: «Una scelta ideologica, che certifica un affronto istituzionale senza precedenti» basato su una «mistificazione sostenuta a livello mediatico e politico».



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Il Messaggero