Hanno sfilato per chiedere, ancora una volta, di avere gli stessi diritti delle persone eterosessuali. Lo hanno fatto oltre e "fuori" dal Gay Pride – lo strumento...
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Non sarà l'ultimo appuntamento di questo movimento, per adesso senza un nome, che manifesterà per far sentire la propria voce sui temi più cari alla comunità Glbt. «Questa è una marcia per la libertà, per la laicità, per i diritti civili, e contro la violenza di genere e omotransfobica – dice Tiziana Luise, di Associazione Lista Lesbica Italiana - ed è una iniziativa che coinvolge anche realtà non Gblt tra cui sindacati, associazioni di studenti e coordinamenti di genitori democratici. Vogliamo mantenere viva l'attenzione sull'urgenza di regolarizzare le unioni civili». Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, guarda avanti e annuncia le altre iniziative: «Da gennaio l'Arcigay Nazionale ha promosso una serie di manifestazioni, in tutte le città italiane, per tornare a chiedere pari diritti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero